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L'opinione

Meglio il “delinquente” o il “deficiente”?

today13 Febbraio 2024 427

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A cura di Ferruccio Bovio

La questione dell’età e della lucidità mentale dell’ottantaduenne Joe Biden sta condizionando pesantemente la campagna elettorale per il voto che, a novembre, dovrà indicare il prossimo inquilino della Casa Bianca. Più volte i sostenitori di Donald Trump (un ragazzino che, comunque, ha 78 anni) hanno ironizzato sul Biden che perde l’equilibrio, barcolla e cade mentre scende (o sale) sulla scaletta di un aereo, dimenticando però, che è stato proprio un presidente americano che si muoveva su una sedia a rotelle a sconfiggere le potenze dell’Asse… Tuttavia, bisogna anche riconoscere che, soprattutto negli ultimi mesi, per portare acqua al mulino dei suoi detrattori, il presidente uscente ci ha messo anche del suo…parlando al presente di una deputata deceduta da molto tempo, confondendo Macron con Mitterand e collocando l’egiziano Al Sisi in Messico…Non che Trump, in quanto ad affidabilità comportamentale, sia il campione del mondo, ma le sue lacune e le sue gaffe più che dipendere da fattori attinenti la capacità cognitiva, dipendono invece, essenzialmente, dalla spregiudicatezza e dall’imprevedibilità dell’uomo, abituato a dire una cosa ed a smentirla il giorno dopo. Al punto che, recentemente, il politologo statunitense, Larry Sabato, se ne è venuto fuori con una frase che è rivelatrice del disagio in cui si trovano gli elettori costretti – a suo dire – scegliere “tra un delinquente ed un deficiente”…

La politica italiana non si è certo fatta troppi problemi quando, nel 1978, fece salire al Quirinale Sandro Pertini (di 82 anni) e tanto meno nel pregare in ginocchio l’ottantasettenne Giorgio Napolitano affinché prolungasse di almeno un biennio il suo mandato appena scaduto, oppure nel confermare “obtorto collo” Sergio Mattarella (classe 1941) fino al 2029…Si dirà che i poteri e le responsabilità di un capo di Stato italiano sono cosa ben diversa da quelli che competono ad un presidente americano, le cui decisioni si riflettono sistematicamente a livello globale: e, su questa argomentazione, ci pare assai difficile non concordare. Pertanto, anche alla luce delle profonde divergenze che sussistono tra Biden e Trump in merito al rapportarsi con i tradizionali alleati occidentali, pensiamo che, da Europei e da Italiani, faremmo decisamente bene a seguire, con estrema attenzione, quello che politicamente sta maturando Oltreoceano: visto che si tratta di incognite che, come poche altre volte in passato, potranno presto riguardarci da vicino. Siete d’accordo anche voi?

Credits: U.S. Secretary of Defense (CC BY 2.0 DEED)

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13 Febbraio 2024

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Scritto da: Giornale Radio

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