Raid israeliano colpisce un ospedale di Gaza. Stallo dei negoziati

Un raid israeliano colpisce un ospedale di Khan Yunis, a sud di Gaza. Decine tra morti e feriti. Questo ultimo attacco militare contro la popolazione civile provoca la reazione critica del segretario delle Nazioni Uniti Antonio Guterres. “Ribadiamo ancora una volta che gli ospedali devono essere tenuti fuori dai combattimenti, non devono essere soggetti ad alcun tipo di azione militare. Qualsiasi tipo di azione militare contro un ospedale deve essere condannata”, ha affermato il portavoce Stephane Dujarric. Sul piano diplomatico, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno avuto un nuovo colloquio telefonico in cui gli americani chiedono agli israeliano il riconoscimento dello stato palestinese come condizione per la liberazione degli ostaggi. “Israele rifiuta categoricamente i dettami internazionali per quanto riguarda un accordo permanente con i palestinesi. Tale accordo sarà raggiunto solo attraverso negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni”, ha affermato Netanyahu, secondo cui  “Israele continuerà a opporsi al riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese”. Hamas ha respinto una proposta di Israele: la scarcerazione di 1500 palestinesi per il ritorno a casa di tutti gli ostaggi del 7 ottobre. Qualche ora prima, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, aveva dichiarato che qualsiasi accordo con Israele dovrebbe garantire il cessate il fuoco, il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e un “importante accordo sullo scambio di ostaggi”.  Intanto l’Egitto sta costruendo un sorta di mega recinto chiuso da alte mura nel deserto del Sinai vicino al confine nel caso in cui si dovesse verificare un esodo degli sfollati palestinesi.