A cura di Ferruccio Bovio
La popolazione italiana cala nei piccoli comuni con meno di 5mila abitanti dove si registra l’addio di oltre 35mila residenti in un solo anno. A rivelarlo è un’ analisi condotta dalla Coldiretti sui dati Istat relativi alla popolazione residente e dalla quale emerge come sia alto il rischio di abbandono completo per i 5030 comuni con meno di cinquemila abitanti presenti sul nostro territorio nazionale.
Il calo generale della popolazione italiana rilevato dall’Istat – sottolinea la Coldiretti – colpisce, dunque, praticamente solo queste realtà che, pur ospitando appena il 16% dei cittadini, rappresentano comunque il 70% del numero totale dei comuni italiani ed il 54% dell’intera superficie nazionale.
Tra l’altro – scrive la Coldiretti – il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce proprio nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti: e stiamo parlando di un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole – attraverso un assiduo impegno quotidiano – “per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico ed il mantenimento delle tradizioni alimentari”.
I piccoli borghi hanno, pertanto, un valore storico, culturale ed ambientale in un paesaggio che – prosegue questa analisi – è caratterizzato essenzialmente “dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti”.
Pertanto, conclude la Coldiretti, occorre assolutamente contrastare questa tendenza allo spopolamento, che oltre ad aggravare la situazione di solitudine delle aziende agricole, aumenta pure la propensione allo smantellamento non solo dei servizi, ma anche dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio.
23 Dicembre 2023
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