(Tempo di lettura: 1 – 2 minuti) A cura di Ferruccio Bovio Una nota della Confartigianato segnala che i danni per il nostro commercio estero provocati dalla crisi nel Mar Rosso – tra il novembre scorso ed il gennaio 2024 – ammontano a 8,8 miliardi: vale a dire, 95 milioni al giorno. In particolare, nell’ultimo trimestre, l’Italia ha perso 3,3 miliardi, pari a 35 milioni al giorno, per mancate o ritardate esportazioni e 5,5 miliardi (60 milioni al giorno) per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri. L’analisi di Confartigianato si sofferma anche sull’impatto registrato dalle esportazioni regione per regione, rivelando che “il valore più alto di prodotti trasportati via mare attraverso il Mar Rosso è quello della Lombardia, pari a 12,9 miliardi, seguita da Emilia-Romagna con 9,4 miliardi, Veneto con 5,7 miliardi, Toscana con 4,7 miliardi, Piemonte con 4,2 miliardi e Friuli-Venezia Giulia con 2 miliardi”. Secondo Marco Granelli, presidente dell’Associazione degli artigiani italiani, “gli effetti della crisi del Mar Rosso, sommati alla stretta monetaria in corso e alla riattivazione delle regole europee di bilancio, potrebbero avere pesanti conseguenze sulla crescita economica italiana”. Pertanto, aggiunge Granelli, “è indispensabile mettere in campo tutte le misure, a cominciare dall’attuazione del Pnrr, per alimentare la fiducia e la propensione ad investire delle imprese e scongiurare il rischio di una frenata del ciclo espansivo dell’occupazione” 27 Gennaio 2024 Se avete considerazioni da fare su questi temi, potete scriverci al nostro indirizzo mail fb@nextcomitaly.com oppure su Facebook o Instagram Saremo lieti di rispondervi
CHECK-UP Con Lucia Tironi 16:00 - 17:00 more_vert CHECK-UP Con Lucia Tironi Liste d’attesa interminabili, pronto soccorso affollati, medici sotto pressione e pazienti esasperati. Ma anche le eccellenze della nostra ricerca e dei nostri ospedali. Il sistema sanitario italiano è ancora tra i migliori del mondo? Cerchiamo di scoprirlo, giorno dopo giorno, sentendo le voci dei protagonisti: i medici, privati e ospedalieri, gli enti di ricerca, i responsabili delle politiche sanitarie e soprattutto voi ascoltatori, con le vostre storie. close