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Economia

Consumi responsabili, vademecum per un ‘AltroNatale’

today21 Novembre 2024

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(Adnkronos)

Nel periodo natalizio, tra regali, spostamenti, addobbi e cibo, i comportamenti responsabili possono fare la differenza e ridurre l’impatto sull’ambiente e la società. Altroconsumo ha fotografato la situazione grazie ad una ricerca condotta nella propria community e presentata nell’ambito degli incontri ‘Il martedì circolare’, organizzati da Cascina Cuccagna. Durante l’incontro, promosso dalla Fondazione Altroconsumo, è stato presentato anche il calendario dell’Attento, online su www.impegnatiacambiare.org/calendario. Un vero e proprio vademecum di consigli per un Natale che sia davvero ‘altro’, con meno ripercussioni e più impatti positivi su ambiente e società.

Con l’arrivo del Natale, infatti, ogni anno si verifica un aumento significativo dei consumi che si traduce anche in un aumento delle emissioni, dei consumi energetici e in un maggior impiego di risorse: dai regali agli addobbi, passando per l’alimentazione e i trasporti – avverte Altroconsumo in una nota – Comportamenti più responsabili possono però contribuire non solo a ridurre gli sprechi ma anche a creare un Natale più etico e sostenibile. Dai comportamenti in vista del Natale dei partecipanti alla community ACmakers di Altroconsumo emerge che molte abitudini cosiddette ‘sostenibili’ sono già entrate o stanno entrando nelle case di tante famiglie. Nonostante questo, però, si può fare ancora molto per evitare che nel periodo natalizio si consumino più energia, cibo e risorse.

“Da questa rilevazione con la nostra community emerge chiaramente quanto le nostre scelte quotidiane, ancor di più in un momento particolare come quello che coincide con le festività, hanno un impatto molto forte sulla sostenibilità e sulla tutela del nostro pianeta, oltre che nella promozione di un diverso e più positivo approccio al consumo. Con ‘Impegnati a cambiare’ vogliamo fare proprio questo – dichiara Federico Cavallo, responsabile Relazioni esterne Altroconsumo – rendere le persone ‘protagonisti consapevoli’ di un cambiamento possibile in ogni ambito della nostra quotidianità”.

Le risposte raccolte, pur non essendo statisticamente rappresentative, fanno in ogni caso emergere alcuni elementi chiave su buone prassi ed errori dei consumatori quando si preparano a festeggiare: la quasi totalità degli intervistati utilizza lo stesso albero di Natale sintetico da diversi anni e la grande maggioranza impiega solamente luci a Led a basso consumo, poco più della metà usa materiali di recupero (stoffa, carta Fsc o Pefc) per fare i pacchetti regalo. Per comprare i regali, invece, la maggior parte del campione intervistato si muove in macchina mentre circa un quarto degli intervistati usa i mezzi pubblici o la bici. Quasi nessuno rinuncia a fare i regali. In testa i libri, seguiti da cibo, vino e liquori e in terza posizione vestiti o accessori (sciarpa, guanti, cravatta).

Eppure, come regalo, si potrebbe optare per un libro già letto, con dedica o recensione personalizzata, vestiti vintage o preloved, ma per ora si preferisce regalare qualcosa di nuovo: una larga maggioranza ancora non considera la possibilità di acquistare usato, rigenerato, second hand, pochi quelli che pensano al vintage e a ricondizionati o usati. Se pochi, fortunatamente, pensano ai regali solo a ridosso delle feste e comprano tutto negli ultimi giorni, con il rischio di muoversi di più, acquistare senza riflettere, spendere e consumare di più, gli intervistati si sono dimostrati più attenti e sensibili, l’organizzazione consente di ottimizzare i viaggi e fare regali più mirati, personali e sostenibili.

“Quello che in generale emerge dalle tendenze di consumo più avanzate – dichiara Francesco Morace, sociologo e saggista – è una maggiore profondità e consapevolezza. Il Natale rimane la grande festa del riconoscimento reciproco e della gratitudine relazionale. Quanto più aumenta la qualità delle relazioni, anche tra i più giovani, tanto meno diventa essenziale un eccesso di regali che, come sappiamo, magari non sono ‘pensati’ per la persona a cui vengono donati, tanto da non essere apprezzati, entrando nel giro di un ‘riciclo’ che è il meno sano possibile: anticamera dello scarto. L’invito dunque non è quello di evitare il dono, ma di trasformarlo in un ‘pensiero’ dell’altro più mirato e personale. Meno merci e più ‘atti d’amore’: dediche speciali, dimostrazioni empatiche, riti conviviali”.

Durante il periodo natalizio, l’inquinamento aumenta notevolmente – osserva Altroconsumo – Le emissioni di CO2 crescono, anche a causa delle città addobbate con luci festive, e a dicembre si registra un picco nei consumi energetici. Questo non dipende solo dalle luminarie natalizie, ma anche dal fatto che si trascorre più tempo a casa, con luci, riscaldamento, forni e dispositivi elettronici in funzione. Inoltre, il cibo sprecato aumenta, con una percentuale significativa di italiani che compra troppo cibo, finendo per gettarne una parte. Gli alimenti che finiscono di più nei cassonetti dell’immondizia sono spesso i dolci tipici delle feste, il pane e gli antipasti. Al di fuori delle abitazioni, i trasporti, sia per gli spostamenti natalizi che per il trasporto delle merci, contribuiscono a un forte aumento delle emissioni inquinanti. Inoltre, cresce la produzione di rifiuti legati agli imballaggi dei regali.

“Il Calendario dell’Attento – dichiara Paolo Iabichino, direttore creativo Iabicus – nasce all’interno della piattaforma ‘Impegnati a cambiare’ che ho firmato per Altroconsumo, ormai un anno fa. Abbiamo voluto alzare l’asticella per responsabilizzare consumatori e consumatrici a un Natale più sostenibile, giusto e, appunto, attento alle proprie scelte. Perché la responsabilità sociale non è più solo di chi vende, ma anche di chi compra”.

Written by: Giornale Radio

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