Economia

Dalla rottamazione all’IMU, le scadenze di dicembre

today4 Dicembre 2025

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(Adnkronos)

Scritto da Giornale Radio

Dicembre chiude l’anno con un calendario fitto di scadenze fiscali.

Alla tregua sui controlli del Fisco per tutto il mese non corrisponde una sospensione di pagamenti e adempimenti.

Al contrario, sono diverse le date da annotare: dicembre è il mese dell’IMU ma anche dell’acconto IVA. In calendario l’appuntamento ultimo con la rottamazione quater.

Rottamazione quater, scadenza ultima il 9 dicembre

A inaugurare lo scadenzario del mese sono stati gli adempimenti previsti in via ordinaria il 30 novembre, automaticamente differiti a lunedì 1° dicembre.

Tra questi il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, il bollo sulle fatture elettroniche e le LIPE del terzo trimestre.

In calendario il 1° dicembre anche la scadenza della rottamazione quater, per la quale però per effetto del termine di tolleranza sarà possibile pagare fino a martedì 9 dicembre.

Si tratta dell’ultima data utile per versare la decima rata (la seconda per i riammessi) della definizione agevolata in corso.

Il mancato versamento comporta la perdita dei benefici: le somme già versate sono acquisite come acconto, ma rimane comunque la possibilità di richiedere una rateizzazione ordinaria del debito.

Resta al momento esclusa la possibilità di accedere alla rottamazione quinquies che, stando a quanto previsto dal DdL di Bilancio, lascerà fuori chi è in regola con i pagamenti alla data del 30 settembre

IMU 2025, saldo in scadenza il 16 dicembre

Il calendario degli adempimenti entrerà nel vivo a metà mese.

Il 16 dicembre scade la seconda rata
IMU, la tassa sulla casa dovuta dai proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (a meno che non rientrino nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 o siano esenti).

Il calcolo va effettuato tenendo conto delle nuove aliquote comunali approvate per il 2025, consultabili sul portale del MEF. Si tratta del secondo appuntamento dell’anno, dopo l’acconto dovuto a giugno.

Bisognerà prestare attenzione a possibili variazioni ai valori da usare per il calcolo e, in particolare, i dati da considerare sono consultabili all’interno del Prospetto delle aliquote approvato dal proprio comune e trasmesso al MEF.

IVA, IRPEF e contributi INPS anche nel calendario di dicembre

Il 16 dicembre è anche la data degli adempimenti periodici che, ogni mese, interessano datori di lavoro e partite IVA.

Questa la data ultima per versare le ritenute IRPEF operate dai sostituti d’imposta sui redditi di lavoro dipendente, assimilati e autonomo relative a novembre 2025. Vanno versate anche le addizionali comunali e regionali.

In relazione alle retribuzioni di novembre bisognerà inoltre pagare i contributi INPS.

Doppio appuntamento con l’IVA: la data del 16 dicembre interessa sia i contribuenti con liquidazione mensile che i trimestrali.

Si ricorda inoltre che il 16 dicembre scade anche l’ultima rata del primo acconto delle imposte 2025.

Acconto IVA in scadenza il 29 dicembre

Dicembre è anche il mese dell’acconto IVA: entro il 29 dicembre i contribuenti sono chiamati alla cassa per versare l’imposta.

Sarà possibile scegliere tra tre diversi metodi di calcolo (storico, previsionale e analitico) optando per quello che risulta più conveniente e meno oneroso, tenendo in considerazione la propria situazione finanziaria e l’andamento del volume d’affari dell’anno in corso.

Il metodo storico è il più semplice e sicuro, ideale in caso di volume d’affari stabile o in aumento, e il calcolo si effettua sull’88 per cento dell’IVA versata nell’ultimo periodo dell’anno precedente (mese o trimestre).

Il previsionale prende come riferimento invece l’88 per cento dell’IVA che si prevede di dover versare per l’ultimo periodo dell’anno in corso. È utile se si prevede una forte diminuzione del volume d’affari rispetto all’anno precedente, ma se l’imposta effettiva risulterà superiore a quella prevista è prevista l’applicazione di sanzioni.

Il metodo analitico richiede il versamento del 100 per cento dell’imposta calcolata sulla base di una liquidazione parziale delle operazioni effettuate fino al 20 dicembre 2025. Si tratta di un calcolo più preciso, poiché si basa su dati effettivi del periodo in corso, e che consente di pagare solo l’IVA effettivamente dovuta fino al 20 dicembre, evitando l’eccesso di versamento.

Si ricorda inoltre che il 29 dicembre è anche la data da annotare per l’invio degli elenchi Intrastat, adempimento che interessa gli operatori intracomunitari con obbligo mensile tenuti

a trasmettere i dati delle operazioni di cessioni e/o prestazioni di servizi Intra UE di novembre 2025.

scadenze fiscali dicembre 2025 grafica if adn

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