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Economia

Germania, Steinbach: “Da Merz benefici per Ue ma fare presto”

today24 Febbraio 2025

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(Adnkronos)

Tagli delle tasse per le imprese e meno burocrazia: “L’Europa potrebbe beneficiare” della politica economica del leader della Cdu Friedrich Merz ma bisogna fare presto perché “ogni mese senza un nuovo governo è un mese perso” per la Germania e per l’Europa. Così all’Adnkronos, Armin Steinbach, ricercatore del think tank Bruegel e professore di diritto Ue ed Economia all’Università Hec di Parigi.

“L’Europa – spiega – può beneficiare di una nuova spinta economica grazie al programma di politica economica di Merz. Egli ha promesso di perseguire un programma favorevole alle imprese con tagli alle tasse, eliminazione della burocrazia, riduzione dei contributi sociali e tutto ciò potrebbe stimolare la crescita e aiutare la Germania a tornare ad essere un motore in Europa e l’Europa beneficerebbe delle ricadute”. Tuttavia, osserva l’economista, “Merz dovrà scendere a compromessi con i socialdemocratici, suoi partner di coalizione. Ciò comporterà una minore enfasi sull’economia e una maggiore attenzione alle questioni sociali. Nel complesso, mi aspetto un impulso positivo per l’economia europea, ma con un certo ritardo”.

E sui tempi per la formazione del nuovo governo con la crescita tedesca zavorrata da due anni di recessione e un 2025 non promettente, osserva: “E’ chiaro che il settore imprenditoriale non può aspettare ancora a lungo dal momento che l’attuale governo è un’anatra zoppa già da sei mesi e, data la prospettiva di crescita zero dell’economia tedesca nel 2025, ogni mese senza un nuovo governo è un mese perso”.

‘riforma freno debito da punto di vista economico meglio ora che mai’

Dunque “c’è una certa urgenza di avanzare rapidamente con i negoziati di coalizione. Normalmente ci vogliono 2-4 mesi, ma nel 2017 questa fase ha richiesto sei mesi, un record in termini di durata. Mi aspetto che questo tempo sia più veloce, Pasqua come obiettivo”. Unico neo, il fatto che Spd ha già detto che sottoporrà l’accordo di coalizione al voto di tutti i membri del suo partito. Ci sono quindi ancora un paio di incertezze che potrebbero creare ritardi”, spiega l’economista.

E sul tavolo di Merz c’è anche la mina del freno al debito, previsto dalla Costituzione, e che Merz ha annunciato di volere riformare prima della convocazione del nuovo Parlamento, cioè nel vecchio Parlamento. “Si tratterebbe di una mossa senza precedenti e politicamente molto discutibile” ma formalmente il vecchio Bundestag può farlo nelle fasi di transizione in caso di emergenze. “Per quanto ne so – dice – finora è stato usato solo una volta: 1998, quando Helmut Kohl, dopo aver perso le elezioni, chiese al ‘vecchio’ Bundestag di approvare l’intervento della Nato nei Balcani” ma “non c’è un’urgenza simile per il freno al debito”.

Ora “usare questa transizione per fare ciò che la vecchia maggioranza non è riuscita a fare in vista di una maggioranza mancante in futuro, significa minare lo scopo della regola della transizione, anche se da un punto di vista economico meglio ora che mai”.

Scritto da: Giornale Radio

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