Economia

Iveco Group passa all’indiana Tata Motors

today30 Luglio 2025

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(Adnkronos)

L’indiana Tata Motors acquista Iveco Group per 3,8 miliardi di euro. L’operazione, dopo l’ufficializzazione della cessione della divisione Iveco Defence a Leonardo. L’accordo, si sottolinea, punta a “creare un gruppo nel settore dei veicoli commerciali che avrà la portata, il portafoglio prodotti e la capacità industriale per diventare un campione globale in questo dinamico settore”. L’offerta pubblica d’acquisto volontaria sarà effettuata da Tml Cv Holdings Pte o da una società a responsabilità limitata da costituire secondo la legge olandese , che sarà interamente posseduta, direttamente o indirettamente, da Tata Motors.

Tata Motors sottolinea la volontà di “rispettare e mantenere l’identità aziendale” assicurando che il business della società “rimarrà sostanzialmente intatto e gli impegni contrattuali di spesa in conto capitale saranno rispettati”. Nella nota in cui si annuncia l’offerta si precisa che “la sede principale di Iveco Group rimarrà a Torino” e che Tata “non implementerà alcuna ristrutturazione significativa né chiuderà alcun impianto o sito produttivo di proprietà o utilizzato da Iveco Group”. Sul piano occupazionale Tata “non prevede alcuna riduzione della forza lavoro di Iveco Group come conseguenza diretta dell’unione”.

L’offerta pubblica d’acquisto

L’offerta è condizionata, inter alia, alla separazione del Business Defence di Iveco, e riguarda tutte le common shares di Iveco Group ex separazione del Business Defence, a un prezzo unitario di euro 14,1 (cum dividend, al netto di qualsiasi dividendo distribuito in relazione alla vendita delle aziende del Business Defence) pagato in contanti. L’offerta – come detto – comporta un corrispettivo totale di circa 3,8 miliardi per l’intera Iveco Group, escludendo il Business Defence e i proventi netti riveniente dalla sua separazione.

Il dividendo

Nel documento si sottolinea come verrà erogato un dividendo straordinario agli azionisti in relazione al trasferimento delle attività del Business Defence (stimato pari a 5,5-6,0 euro per azione), mentre il prezzo fissato incorpora un premio del 22-25% rispetto al prezzo medio ponderato per volume nei tre mesi precedenti il 17 luglio, pari a 16,02 euro.

Fonti governo: “Vigileremo sugli asset”

“È stata annunciata oggi un’importante operazione industriale che apre nuove prospettive di crescita per il Gruppo Iveco, storica realtà italiana, e per i suoi lavoratori, attirando l’interesse di Tata Motors, grande gruppo multinazionale indiano”, spiegano fonti governative. Questo progetto di fusione è visto come “un riconoscimento del valore delle tecnologie italiane”. Le stesse fonti sottolineano come l’India sia “un partner strategico con cui l’Italia ha recentemente firmato un piano congiunto per rafforzare la cooperazione economica e industriale”, e come questo accordo sia “tra i primi risultati concreti di quel percorso condiviso”. Il progetto in questione “prevede che le strutture produttive rimangano in Italia, mantenendo occupazione diretta, indotto e filiere di approvvigionamento”. Si assicura inoltre che “non sono previste delocalizzazioni, al contrario, si punta a un’espansione internazionale solida attraverso una collaborazione con uno dei principali produttori mondiali di veicoli, senza sovrapposizioni operative ma con evidenti opportunità di crescita”.

Nel contesto di questa operazione, si inserisce anche “la cessione a Leonardo di Iveco Defence Vehicles, in linea con la strategia di valorizzazione di un polo produttivo di eccellenza in settori differenziati ma correlati”. L’obiettivo di entrambi i progetti è “sviluppare appieno le proprie potenzialità, pur rimanendo saldamente ancorati alla tutela delle fondamentali esigenze nazionali”. Le stesse fonti rimarcano che il governo sostiene “investimenti esteri di qualità” e “seguirà da vicino l’evoluzione dell’operazione, per garantire la tutela dell’occupazione, delle risorse strategiche e della filiera produttiva”. L’esecutivo si dice “disponibile a collaborare con tutti i soggetti coinvolti per favorire un risultato utile alla nostra Nazione” e ribadisce che “in ogni caso, il governo vigilerà per la tutela di ogni asset strategico ai sensi della disciplina vigente”.

Scritto da: Giornale Radio

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