Economia

Mobilità, Savaresi (Polimi): “Modello insostenibile, arrivati a punto di rottura”

today16 Luglio 2025

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(Adnkronos)

“Il modello attuale di mobilità basato sull’auto privata è largamente insostenibile. Siamo arrivati a un punto di rottura”. Lo afferma il professor Sergio Matteo Savaresi, direttore del Dipartimento di Elettronica, Informatica e Bioingegneria del Politecnico di Milano, intervenendo al Digital Innovation Channel, il canale in streaming di Micromegas Comunicazione che accompagna il percorso verso il Digital Innovation Forum ComoLake 2025, che si terrà a Cernobbio dal 14 al 17 ottobre.

Rispondendo alle domande della giornalista Claudia Conte, secondo Savaresi servono soluzioni radicali: “In Italia ci sono oltre 40 milioni di auto private usate pochissimo. A Milano, in orario di punta, solo il 10% è in movimento. Serve una rivoluzione verso la mobilità come servizio, con mezzi condivisi e multimodali. Il car sharing è un buon modello ma non funziona su larga scala”.

“La mobilità a servizio, multimediale e condivisa, sarà il futuro” – ha continuato –“E la guida autonoma rappresenterà l’elemento tecnologico chiave per superare i limiti attuali del car sharing e abilitare un modello più efficiente, accessibile e sostenibile”.

“La guida autonoma – prosegue – non è un gadget per auto di lusso, ma una tecnologia abilitante che permetterà alle auto di muoversi da sole, eliminando l’inefficienza delle fasi di prelievo e rilascio dei veicoli. Questo aprirà a una mobilità davvero inclusiva, sostenibile e sicura, liberando spazio urbano e facilitando l’adozione dell’elettrico”.

Il direttore del Politecnico sottolinea anche le implicazioni strategiche della tecnologia: “La guida autonoma è uno strumento potente, che richiede controllo nazionale. È un tema di sovranità tecnologica e sicurezza. L’Europa deve recuperare terreno rispetto a USA e Cina”.

Savaresi ha inoltre ricordato l’esperienza pionieristica del Politecnico di Milano, tra i primi in Europa a sperimentare la guida autonoma su strada pubblica: “Ora la sfida è trasformare la ricerca in impresa industriale. Non parliamo più di industria dell’auto, ma di industria della mobilità”.

Scritto da: Giornale Radio

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