Economia

Partite IVA, le scadenze del ravvedimento speciale 2025-2026: cosa c’è da sapere

today1 Agosto 2025

Sfondo
share close

(Adnkronos)

Nuova edizione del ravvedimento speciale con scadenze ristrette.

La sanatoria per le partite IVA che aderiranno al concordato preventivo biennale 2025-2026 è ormai ufficiale, dopo la conversione in legge del DL n. 84/2025. Le regole introdotte con l’emendamento approvato in Commissione Finanze della Camera diventano quindi definitive, compresi i tempi da rispettare.

Ed è sulle scadenze che la procedura prevista per la nuova edizione del patto con il Fisco si differenzia dalla precedente. Si riduce il piano di rateazione previsto, e viene fissata una specifica finestra temporale dal 1° gennaio al 15 marzo 2026 per il primo pagamento, e quindi per l’adesione.

Ravvedimento speciale, si paga dal 1° gennaio al 15 marzo 2026

Il ravvedimento speciale consentirà alle partite IVA che aderiranno al concordato preventivo per il biennio 2025-2026 di sanare irregolarità commesse dal 2019 al 2023, versando un’imposta sostitutiva ridotta e su un valore aggiuntivo di reddito determinato in via forfettaria.

Il punteggio ISA conseguito nelle singole annualità regolarizzabili sarà determinante per misurare i vantaggi della sanatoria. Più è alta l’affidabilità fiscale, minore sarà il conto dovuto.

Il meccanismo previsto è identico rispetto a quello già previsto per il primo anno di debutto del concordato preventivo biennale, ma a cambiare sono le tempistiche e le scadenze da rispettare.

Importante evidenziare che per poter applicare il ravvedimento speciale sarà necessario aderire al concordato entro il 30 settembre. La partita della sanatoria si giocherà però solo nel 2026 e, in particolare, la finestra per pagare – e quindi formalizzare la volontà di aderirvi – è fissata nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 15 marzo.

In questo lasso temporale bisognerà versare l’importo dovuto, in un’unica soluzione o a rate.

Ravvedimento speciale da chiudere entro la fine del 2026

L’importo dovuto, applicando la flat tax dal 10 al 15 per cento sulla base imponibile determinata forfettariamente, sulla base del proprio punteggio ISA, potrà essere pagato in un massimo di 10 quote.

Il piano di rateazione previsto prevede nello specifico che, dopo la scadenza del 15 marzo 2026 per la prima rata, le successive andranno saldate entro i nove mesi successivi. I conti della sanatoria si chiuderanno quindi alla fine del 2026, con un anticipo dei tempi rispetto a quanto previsto per la prima edizione del ravvedimento.

Chi vi ha optato in concomitanza con l’adesione al patto con il Fisco 2024-2025 ha infatti potuto saldare il conto o in un’unica quota entro il 31 marzo 2025 o con un piano di dilazione fino a un massimo di 24 rate mensili, con termine ultimo fissato pertanto a marzo 2027.

Scritto da: Giornale Radio

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *


GIORNALE RADIO

Giornale Radio, la radio libera di informare.

Notizie del giorno: notizie di cronaca, di politica,notizie dal mondo, notizie sportive, di economia, di salute e tecnologia. Notizie di oggi in radio streaming, in WEB TV e in podcast.