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Quanto valgono le pensioni di vecchiaia in Italia? E quelle anticipate? Quante sono? I dati dell’Inps offrono una panoramica sui trattamenti previdenziali e sulle cifre percepite. Le pensioni anticipate nel 2024 si sono attestate a 215.058, in calo del 15,7% rispetto alle 255.119 del 2023 mentre le pensioni di vecchiaia sono rimaste sostanzialmente stabili attestandosi a 254.213 contro 256.342 nel 2023 (-0,8%), come emerge dai dati dell’Inps contenuti nell’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento. Nel 2024 l’importo medio delle pensioni di vecchiaia si è attestato a 1.164 euro contro 1.120 nel 2023 mentre l’importo medio delle pensioni anticipate si è attestato a 2.117 contro 2.055 euro.
Complessivamente le pensioni nel 2024 (vecchiaia, anticipate, invalidità, superstiti, assegni sociali) sono state 830.452, in calo dell’8,44% rispetto a 907.066 nel 2023. L’importo medio è pari a 1.246 euro, in lieve rialzo rispetto a 1.231 euro.
L’Inps nel 2023 ha pagato all’estero complessivamente oltre 310.000 pensioni, per un importo di circa 1,6 miliardi di euro, verso 160 Paesi. Lo ha spiegato il presidente dell’Inps, l’avvocato Gabriele Fava, nel convegno organizzato dall’Istituto nazionale della Previdenza sociale insieme alla Fondazione Migrantes, dal titolo ‘@Migrazione da fenomeno sociale a fattore identitario’, che si è svolto oggi, a Roma, presso Palazzo Wedekind.
A chi stiamo pagando le pensioni? Ci sono i pensionati Inps che decidono di emigrare all’estero. Ve ne sono due tipologie: i pensionati italiani di cui si è molto parlato (sempre più specialisti, e sempre più donne, ma il cui trend rispetto al 2019 è oggi negativo: -24%); e i pensionati stranieri, che fanno rientro nei Paesi di origine, che rispetto al 2019 segnano un incremento del 25%. E poi ci sono gli italiani che hanno deciso di restare da pensionati nei paesi che li hanno ospitati come lavoratori.
Chi emigra oggi? E chi rientra? Come emerge dall’ultimo ‘Rapporto Italiani nel mondo’ della Fondazione Migrantes, l’unica Italia giovane, dinamica e in crescita, è quella che mette radici fuori dei confini nazionali. Dal 2006 a oggi la crescita della presenza italiana all’estero è raddoppiata. Il 45% della emigrazione ‘per espatrio’ vede protagonisti giovani e giovani adulti tra i 18 e i 34 anni e il 23% di adulti dai 35 ai 49 anni. Dal 2006 la presenza all’estero delle donne italiane, in particolare, è più che raddoppiata (+106%). Ma il numero dei rientri non riequilibra le uscite.
Scritto da: Giornale Radio
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