Giornale Radio
GR news
Radio Italia Network
Radio Podcast
(Adnkronos)
E’ scattato un vero e proprio allarme granchio blu, il killer delle vongole, nel nord Adriatico, con un’espansione sempre più evidente sul Delta del Po. E mentre i pescatori attendono con ansia l’avvio del piano ministeriale per il contenimento del killer delle vongole con campagne mirate al prelievo e anche la protezione degli allevamenti delle prelibate vongole, si studiano altre possibili soluzioni. “E’ fondamentale incrementare i potenziali predatori del granchio come ad esempio l’angullia, l’orata e la spigola”, sostiene Mattia Lanzoni, ricercatore presso il dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, dell’Università degli Studi di Ferrara, interpellato dall’Adnkronos. Predatori dei quali, negli anni sostiene “si è fatta man bassa ed è anche per questo il granchio blu è esploso”.
Quest’anno la preoccupazione per il granchio blu e della sua capacità di annientare vongole e gamberetti sul Delta del Po aumenta perché questa specie aliena ha anticipato di un mese la sua comparsa a causa del riscaldamento delle acque. “Il granchio blu si è visto sin dalla fine di febbraio, e dunque anche la sua attività devastatrice nella Sacca di Goro, a Comacchio e dintorni”, sottolinea Lanzoni.
“Abbiamo notato poi – aggiunge l’esperto – un’elevata quantità di granchi giovani, di piccoli e c’è la preoccupazione che si allunghi il periodo di attività con un impatto più forte rispetto all’anno scorso”. Ma in pericolo non sono solo le vongole. “Tutti i molluschi e i crostacei delle lagune sono impattati pesantemente, anche i granchi e i gamberetti autoctoni, che stanno sui fondali, sono completamente scomparsi in queste acque costiere”. “Il granchio blu vive sia nelle acque salmastre sia a oltre due miglia dalle coste in mare e, a causa della siccità nel 2022, li abbiamo trovati addirittura a 150 chilometri dalla foce” – prosegue – “Come Università svolgiamo attività di monitoraggio e raccolta dati del granchio blu, di anguille e novellame. Abbiamo iniziato a segnalare il problema del granchio sin dal 2017 ma la situazione è esplosa ed è diventata un’emergenza tra il 2022 e il 2023 tanto è vero che c’è un commissario. Tuttavia, – osserva – per attuare un piano di gestione efficace mancano dati sulla reale distribuzione e densità delle aree”.
“Gli interventi migliori, di contenimento più efficaci, sarebbero catture mirate nel momento della riproduzione quando le femmine espellono le uova e vanno in mare per una maggiore distribuzione delle uova, questo avviene a fine estate e inizio autunno – suggerisce Lanzi – nel ricordare che una femmina di granchio può arrivare a produrre 4 milioni di uova a stagione, quindi se il periodo si allunga potrebbe esserci una maggiore proliferazione”. Le premesse ci sono visto che ad oggi nei prelievi dei ricercatori universitari per la campionatura del granchio blu se prima si raccoglievano una quindicina di esemplari oggi se ne tirano su una settantina.
Scritto da: Giornale Radio
ZTL è un appuntamento con accesso limitato agli ascoltatori dotati di analisi critica, alto senso di responsabilità, altezza variabile tra 1,50 e 2 metri e attenti a seguire la trasmissione fuori dai luoghi comuni, senza pregiudizi e censure. ZTL è in onda su Giornale Radio, dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20
closeGiornale Radio, la radio libera di informare.
Notizie del giorno: notizie di cronaca, di politica,notizie dal mondo, notizie sportive, di economia, di salute e tecnologia. Notizie di oggi in radio streaming, in WEB TV e in podcast.
Testata Giornalistica “Giornale Radio” Tribunale di Milano – Registro Stampa N° 141/2018 | Giornale Radio - Iscrizione al R.O.C. Registro Operatori della Comunicazione – Reg. n° 3359 - Copyright ©2025 Luckymedia Srl - Società editoriale - P.IVA 02512190998
Powered by Nuly.it
Commenti post (0)