Economia

Sicurezza, rinnovo contratto carriera prefettizia ma un sindacato non firma: è polemica

today6 Agosto 2025

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(Adnkronos)

E’ polemica sul rinnovo del contratto del personale della carriera prefettizia per il triennio 2022–2024. Ieri la firma dell’accordo – alla presenza tra gli altri del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, del sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco e del sottosegretario all’Economia e Finanze, Federico Freni – ma i sindacati si sono divisi. Hanno sottoscritto l’intesa l’Associazione sindacale dei funzionari prefettizi (Sinpref) e l’associazione sindacale prefettizi (Ap) mentre non ha aderito al rinnovo Snadip-Cisal.

Snadip-Cisal, organizzazione sindacale rappresentativa di circa il 40% dei dirigenti del carriera del corpo prefettizio non ha sottoscritto l’accordo per la prima volta in oltre 20 anni”, sostiene all’Adnkronos lo stesso sindacato. Punto rilevante è la parte economica che, secondo Snadip presenta “evidenti sperequazioni nella distribuzione delle risorse disponibili tra i livelli della carriera, in particolare a favore delle qualifiche apicali dei prefetti” e “costituisce un pericoloso vulnus al principio di unitarietà del corpo prefettizio, sino ad oggi sempre preziosamente tutelato”. Inoltre per la parte normativa, sostiene Snadip-Cisal, non sono state recepite alcune proposte “in tema di tutele sociali ed assistenziali, di lavoro agile e di benessere organizzativo“. Come quelle “sulle tutele effettive per i genitori con la possibilità di richiedere ed ottenere le assegnazioni temporanee in caso di figli minori di tre anni presso la zona di lavoro e/o di residenza dell’altro genitore, in materia di reperibilità e di polizze sanitarie integrative a differenza di quanto riconosciuto pochi giorni fa in sede Aran per il rinnovo del contratto per i dirigenti del comparto Funzioni pubbliche centrali”.

Di tutt’altro avviso Stefano Laporta, presidente dell’Associazione sindacale dei funzionari prefettizi (Sinpref) che, da “sigla più rappresentativa” parla della firma come di “una scelta di responsabilità“. “Un contratto non è solo una questione economica: significa dare stabilità e riconoscere la dignità del lavoro in tutte le articolazioni dell’Amministrazione, nelle sedi centrali come nelle prefetture sul territorio”, osserva all’Adnkronos.

“E per questo rinnovo il governo aveva già stanziato risorse con la legge di stabilità 2023 – osserva Laporta – Sul piano giuridico ci sono innovazioni importanti: l’assicurazione professionale finanziata con fondi istituzionali, la regolamentazione della reperibilità, i riposi compensativi, il lavoro in remoto e le tutele per la genitorialità. Sul piano economico, abbiamo ritenuto positivo l’esito della trattativa per l’intera categoria, nella sua unitarietà: prefetti, viceprefetti e viceprefetti aggiunti. È un risultato solido, certamente perfettibile, su cui continueremo a lavorare nei prossimi passaggi negoziali”.

“Ci sono due visioni, due prospettive diverse su cosa significhi, oggi, tutelare e valorizzare davvero la carriera. La nostra scelta è stata quella di firmare perché, da sigla più rappresentativa, avevamo la responsabilità di non lasciare la categoria in una situazione di stallo, non rischiare di perdere risorse già stanziate come avvenuto nel passato e garantire certezze e stabilità a tutti i colleghi – conclude Laporta riguardo alla spaccatura tra sindacati – Continueremo a lavorare per rafforzare i risultati raggiunti. Perché rafforzare il corpo prefettizio significa, in ultima analisi, rafforzare lo Stato nei territori e, quindi, tutelare i diritti dei cittadini”.

Scritto da: Giornale Radio

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