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today28 Aprile 2025
(Adnkronos)
Sono stati pubblicati i nuovi dati Sipri sulle spese militari mondiali. Nel 2024 la spesa militare nel mondo è stata di 2.718 miliardi di dollari, pari al 2,5% del Pil, all’apice di un’ininterrotta crescita annua a partire dal 2015. Nella graduatoria degli Stati, al primo posto si colloca l’Ucraina con il 34% del PIL destinato alle spese militari, seguita da Israele (8,8%) e Algeria (8%). Gli incrementi maggiori si sono registrati nel PIL di Israele (+34% rispetto al 2023), del Myanmar (ex Birmania, +3%) e della Russia (+1,7%). Per il secondo anno consecutivo le spese militari sono aumentate in tutte e cinque le regioni del mondo. A livello mondiale, la spesa militare sul totale della spesa pubblica rappresenta il 7,1% mentre quella pro capite ammonta a 334 dollari, la più alta dal 1990. Gli Stati Uniti e la Cina costituiscono circa la metà delle spese militari mondiali (49%). Rispetto al 2023, il Paese che ha registrato il maggiore incremento è Israele (+65%). La Russia è il quarto Paese per incremento delle spese militari (+38%).
“L’aumento della spesa militare è una tagliola da cui non si sfugge: se decidi di spendere più soldi in un settore (come la difesa) o li prendi da un altro (per esempio dal welfare), o aumenti il deficit pubblico (in Italia superiore al PIL del 140%), o aumenti le tasse. Permane il mistero di dove l’Italia prenderà la decina di miliardi in più che dal prossimo anno permetterebbe di raggiungere il famoso 2% del PIL”, il commento di Fabrizio Battistelli, presidente di Archivio Disarmo. “E non si pensi di risolvere il problema con la fantomatica spending review che, anche nei rari casi in cui viene attuata, non è che una variante della prima soluzione: giusti o sbagliati che siano i tagli, i risparmi di una parte li metti in un’altra, ma non saranno sufficienti”.
Nel 2024, i 32 membri della Nato hanno aumentato la spesa militare che ammonta a 1.506 miliardi di dollari, pari al 55% della spesa militare mondiale. Le spese militari dei Paesi europei della NATO ammontano a 454 miliardi di dollari (30% della spesa mondiale, +2% rispetto al 2023). Tra questi, il primo (e quarto al mondo) è la Germania (88.5 miliardi di dollari, pari all’1,9% del PIL). Tutti i Paesi dell’Unione Europea hanno aumentato le spese militari, sfidando i governi a trovare nuove fonti di finanziamento Alcuni Paesi europei hanno spostato i fondi per la difesa da altre voci del bilancio. Ad esempio, il Regno Unito ha tagliato i programmi di assistenza allo sviluppo dallo 0,5% allo 0,3% del PIL. Altri governi hanno adottato strumenti per sforare il bilancio statale come nel caso della Polonia che ha finanziato il fondo speciale per le forze armate attraverso l’emissione di obbligazioni. La Francia ha fatto ricorso ai risparmi dei privati. All’indebitamento hanno fatto ricorso l’Estonia e la Germania, che ha allentato le regole che limitavano il debito pubblico del 2025. Anche l’Unione Europea ha proposto di allentare le regole sul deficit fiscale e di utilizzare la Banca Centrale Europea (BCE) per sostenere gli investimenti dell’industria della difesa.
Scritto da: Giornale Radio
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