Il Corsivo

Addio a Stefano Benni, lo scrittore di Bar Sport che inventò il mito della Luisona

today10 Settembre 2025

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Stefano Benni, lo scrittore che ha trasformato il Bar Sport in un mito generazionale e ha raccontato la vita con ironia, poesia e visioni indimenticabili.
Ci sono libri che entrano nel mercato editoriale e scivolano via come l’acqua. Di loro resta poco nella Storia, magari lo scrittore aveva poco da dire, non era stato capito, non aveva un buon agente letterario, era stato sfortunato. Nel mondo librario, dove si entra nelle classifiche se lo scrittore passa più volte in televisione, uno come Stefano Benni diventa un caso unico, anomalo. Per lui è bastato pubblicare la storia del Bar Sport, e senza andare quasi mai in tv, quel libro di Feltrinelli è girato tra le mani di un’intera generazione, con il passaparola, e è diventato mito fino ad oggi che Benni non c’è più. 

Bar Sport, compagnia dei Celestini, e altre storie

Il figlio Niclas che ha dato l’annuncio della morte del padre, ha ricordato che Stefano voleva essere ricordato con un grande reading, dove il suo pubblico avrebbero letto i suoi libri ad alta voce. Ad esempio la storia della torta Luisona.“ Nel bar si sparse la voce: «Hanno mangiato la Luisona!» La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti”.

E ancora, sempre da Bar Sport. “L’uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli avvertiva subito un forte desiderio di caffè. Ma il caffè non era ancora stato inventato e l’uomo primitivo aggrottò la fronte, assumendo la caratteristica espressione scimmiesca. Non c’erano neanche bar. Gli scapoli, la sera, si trovavano in qualche grotta, si mettevano in semicerchio e si scambiavano botte di clava in testa secondo un preciso rituale”. E poi ci sono le storie di squadre di pallastrada provenienti da tutto il mondo, leoni africani, sciamani, pivetes e volpette lapponi, nella “Compagnia dei celestini”.

Un comico, spaventato, guerriero

Un comico, spaventato, guerriero. Questo è stato nella sua vita Stefano Benni, proprio come il titolo di uno dei suoi libri. Un fine romanziere, un poeta, un uomo di teatro i cui testi restano nel repertorio di Alessandro Baricco, di un giovane Beppe Grillo, Dario Fo e Franca Rame, Angela Finocchiaro, Lucia Poli, Paolo Rossi, Antonio Catania, Fabio De Luigi. La sua comicità non solo non ignorava il tragico ma se ne nutriva. Dell’apocalittico e del catastrofico che accompagna il cammino degli umani non gli è mai sfuggito niente.

Addio al ‘Lupo’: Stefano Benni

Stefano Benni, nato a Bologna il 12 agosto 1947, è uno degli autori più eclettici e amati della letteratura italiana contemporanea. Cresciuto tra Bologna e l’Appennino, dove coltivò le sue prime passioni letterarie, politiche ed erotiche, Benni ha trasformato la satira in un’arte in grado di dirompere il quotidiano. Dopo studi al liceo classico, frustrati dal continuo cambio di facoltà e dall’università che “non faceva per lui”, iniziò a scrivere collaborando con testate come Il Manifesto, Mondo, Panorama, L’Espresso e La Repubblica.

La svolta arrivò con la pubblicazione del suo primo e iconico libro, Bar Sport, nel 1976, romanzo divenuto storico patrimonio della satira italiana per il modo in cui trasforma personaggi e atmosfere quotidiane in narrazioni straordinarie. Negli anni successivi scrisse numerosi romanzi, raccolte, testi teatrali e poesie, tra cui Terra!, Comici spaventati guerrieri, Baol, La compagnia dei Celestini, Saltatempo (Premio Bancarella 2001), Achille piè veloce, Margherita Dolcevita, Pane e tempesta, Di tutte le ricchezze, Cari mostri e molti altri titoli di successo.

Gli interessi di Benni si estendono al teatro, al cinema e alla musica. Nel corso della vita, Stefano Benni ha anche dedicato tempo alla didattica, ai seminari sull’immaginazione (tra Bologna, Napoli, Roma e Alghero), al progetto solidale “Gruppo Lupo”, e alla promozione di borse di studio per giovani immigrati. Autore prolifico e figura carismatica, Benni ha saputo costruire un percorso artistico e umano unico, capace di affermarsi senza compromessi, solo grazie al potere di una scrittura che unisce il comico, il tragico e la poesia in equilibri sorprendenti.

Scritto da: DANIELE BIACCHESSI


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