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today26 Marzo 2024
A cura di Daniele Biacchessi
L’intelligence occidentale ha alzato lo stato di allerta dopo l’attentato a Mosca, e si dice fortemente preoccupato per la minaccia di nuovi attacchi dell’Isis K in Europa. La strage al Crocus City Hall si porta dietro una scia di sangue spaventosa con 139 morti e decine di feriti, alcuni gravi, e rappresenta secondo i servizi di intelligence occidentali il ritorno del terrorismo islamico sul continente europeo, risorto dalle ceneri del Califfato sconfitto in Siria, ora nelle mani della milizia Isis Khorasan. Il gruppo, fondato nel 2015 in Afghanistan dopo la caduta dei talebani, è diventato uno più attivi nella galassia islamista. Gli esperti dell’antiterrorismo pensano che Isis K abbia la capacità organizzativa e operativa di proiettare di nuovo attacchi nelle capitali europee attraverso cellule dormienti o con l’invio diretto di nuclei di combattenti islamici proprio come per altro già accaduto in passato con la rete di al Qaeda. La risposta europea non è coordinata, ognuno si muove su strade differenti. L’Italia punta a controlli rafforzati in eventi pubblici, intorno a palazzi delle istituzioni e chiese, e si affida al meccanismo della prevenzione, con l’espulsione di elementi sospettati di terrorismo. La Francia adotta la politica dei due forni. E’ tornata al livello massimo di allerta, secondo quanto emerso dal Consiglio difesa riunito all’Eliseo dopo la strage di Mosca. In particolare, il premier Gabriel Attal annuncia la mobilitazione di 4mila agenti supplementari. Nello stesso tempo, Macron avvia un piano di collaborazione con Putin che tiene conto delle informazioni dei servizi francesi e degli elementi utili ai russi. Inizialmente i contatti saranno a livello tecnico e ministeriale, poi Macron non esclude di mettere in campo anche un piano politico di dialogo nella lotta contro Isis K. Anche in Germania la ministra dell’Interno Nancy Faeser lancia l’allarme su possibili attentati terroristici. Secondo Faeser, in territorio tedesco esistono cellule attive dei terroristi islamici e il rischio di attacchi più acuto resta appunto quello legato all’Isis-K.
Scritto da: Giornale Radio
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