Il Corsivo

Il caso di Gian Marco Chiocci scuote i vertici Rai

today1 Settembre 2025

Sfondo
share close

Dai vertici del Tg1 a Palazzo Chigi: il futuro di Gian Marco Chiocci tra ambizioni politiche, calo di ascolti e il nodo della lottizzazione Rai.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni vorrebbe Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1, come suo portavoce. Chiocci conferma i contatti avuti con Palazzo Chigi, anche se li definisce non ancora definiti. La stessa Meloni impose Chiocci alla guida della principale testata giornalistica Rai con il chiaro compito di condizionare la linea editoriale del Tg1.

Del resto, i direttori della testata sono quasi sempre stati attenti alle posizioni politiche di chi governa il nostro paese: dagli anni del monocolore Dc a quelli del pentapartito, fino a Berlusconi, Prodi, ancora Berlusconi, Prodi, il centrodestra, Renzi, e oggi il centrodestra. Ma il “così fan tutti”, non giustifica la pessima pratica della lottizzazione che premia gli amici degli amici e mette da parte le grandi eccellenze giornalistiche e tecniche che lavorano nella prima industria culturale italiana, cioè la Rai.

Chi è Chiocci

Chiocci nasce a Gubbio nel 1964, Dal 2023, guida il principale telegiornale italiano. Approda al Tg1 dopo una lunga esperienza da cronista al Giornale, da direttore del Tempo e dell’agenzia di stampa AdnKronos, fino alla Rai in seguito alla vittoria elettorale del centrodestra alle politiche del 2022.

Quella di Chiocci al Tg1, è una direzione segnata da alcuni colpi giornalistici e numerose polemiche: la lunga intervista all’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e a Papa Francesco. Il feeling del vertice Rai con Chiocci inizia a traballare sul piano degli ascolti: lo scorso 28 agosto l’edizione delle 20 del Tg5 batte per la prima volta quella del Tg1.

Sechi, Alfano, Chiocci

Se venissero confermate le indiscrezioni di queste ore, e Gian Marco Chiocci dovesse lasciare il Tg1 per approdare a Palazzo Chigi, non sarebbe il primo direttore dell’era Meloni. Mario Sechi divenne portavoce del Governo nel 2023, ma la sua esperienza dura solo sei mesi, prima di diventare direttore di Libero e di siglare un contratto con Rai Cultura. Dopo le dimissioni di Mario Sechi, Fabrizio Alfano guida la comunicazione della premier.

“Il marziano” della Rai

Un tratto curioso e quasi iconico della direzione di Gian Marco Chiocci al Tg1 è emerso durante il suo confronto con l’Usigrai, il sindacato interno. Durante quell’incontro, Chiocci ha confessato di sentirsi come “un marziano”: un outsider in un sistema complesso, spesso ostile, fatto di regole e riti incomprensibili. Pur provenendo da una carriera solida nel giornalismo investigativo, Chiocci ha dovuto studiare e adattarsi – e racconta di aver dovuto imparare “in tv non avevo mai lavorato”.

Non si trattava solo di una metafora giornalistica: veniva descritta una vera e propria frattura tra l’“esterno” e l’“interno” della Rai, confinata in norme, paletti sindacali e procedure che richiedono centinaia di e-mail, passaggi burocratici, e attese continue – cose che all’esterno si risolverebbero in pochissimo.

Da cronista/star dello scoop a “allenatore di redazione”

Un altro dettaglio interessante riguarda il suo avvio alla direzione del Tg1. Poco dopo la sua nomina, Chiocci ha scelto uno stile di leadership molto particolare: si è definito più “ct che bomber”. In altre parole, ha declinato l’idea di essere il volto egemone o l’editorialista in video; invece, ha preferito agire come allenatore dietro le quinte: ascoltava, convocava tutti, e parlava poco.

Una scelta strategica per un giornalista che, pur famoso per inchieste incisive come quella su Fini (casa di Montecarlo), ha voluto lasciar parlare il collettivo e non sé stesso.

Doppio ruolo: scoopman e figura controversa

Infine, un episodio di “reporter borderline” emerge dal passato: nel 2014, mentre era direttore del Tempo, Chiocci fu coinvolto in un’inchiesta come persona informata sui fatti, nell’ambito della cosiddetta “Mafia Capitale”. Si diceva che avrebbe avvertito Carminati – tramite intermediari – dell’indagine in corso su di lui. Chiocci stesso portò la notizia in prima pagina, dichiarando di essere “allibito”, e l’inchiesta finì con l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”.

Scritto da: DANIELE BIACCHESSI


GIORNALE RADIO

Giornale Radio, la radio libera di informare.

Notizie del giorno: notizie di cronaca, di politica,notizie dal mondo, notizie sportive, di economia, di salute e tecnologia. Notizie di oggi in radio streaming, in WEB TV e in podcast.