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A cura di Daniele Biacchessi
54 anni di feroce repressione. Questa è stata la saga degli Assad in Siria. La figura di Bashar al Assad è l’ultima maschera insanguinata di una storia di dittatura tremenda e spietata che ereditò dal padre Hafiz. La saga degli Assad inizia nel novembre 1970 quando l’allora generale e ministro della Difesa, Hafiz al Assad, prende il potere con un colpo di stato, alla guida del cosiddetto “movimento correttivo”. Tutti gli oppositori vengono incarcerati, compreso Salah al Jadeed e Nureddin Atassi, entrambi appartenenti al partito Ba’ath.
Hafiz al Assad crea un sistema basato sul controllo del Paese da parte della minoranza alawita a cui lui fa riferimento. I posti chiave dell’organizzazione militare e politica della Siria sono nelle mani di uomini di fiducia, in gran parte familiari, piazzati alla guida di ben dieci servizi segreti. Da questi aguzzini partono gli ordini per le repressioni di Hama e di Aleppo, fra il 1979 e il 1982, in cui almeno 35 mila oppositori o comuni cittadini vengono trucidati dopo aver protestato contro il potere degli Assad. Una visione pragmatica degli equilibri internazionali aiuta il regime siriano a trasformarsi in uno degli attori principali del Medio Oriente: dalla guerra del 1973 dello Yom Kippur fino ai conflitti civili in Libano e, successivamente, in Iraq.
Nel 2000 muore Hafiz al Assad. Al suo posto arriva Bashar. Parla inglese, studia oculistica a Londra, è estraneo ai circoli di potere. Viene eletto con un plebiscito popolare grazie a un emendamento costituzionale ad personam. Nel 2001, i leader dell’opposizione avviano la primavera di Damasco, finita con una tornata di arresti. Chi uscirà dal carcere, nel 2005, pubblicherà il “manifesto di Damasco”, e sarà nuovamente arrestato. Nel 2011, durante la primavera araba il regime reprime duramente ogni forma di opposizione. È l’inizio della guerra civile e dell’ascesa di movimenti islamici che fanno proselitismo all’interno del vuoto creato dalla repressione. Il coinvolgimento delle potenze estere e regionali, come la Russia, la Turchia, i Paesi del Golfo e gli Usa diviene rilevante nel gioco di pressioni e di influenze. Fino alla fine del potere di Bahsar al Assad.
Credits Foto: Agenzia Fotogramma
09 Dicembre 2024
Scritto da: Giornale Radio
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