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La Francia sprofonda nel caos politico. Macron in bilico manda la polizia contro i manifestanti

today11 Settembre 2025

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La Francia tra piazze in rivolta e manovre di palazzo: Lecornu alla guida, ma l’obiettivo resta Macron.

Non sarà il maggio francese del 1968, ma in queste ore la Francia scivola nel caos politico con la caduta dell’esecutivo Bayrou attraverso il voto di sfiducia e la conseguente nomina del nuovo premier Lecornu da parte di Macron. Centinaia di migliaia di cittadini sono scesi in piazza con lo slogan “blocchiamo tutto”.

Le azioni e i cortei hanno attraversato tutto il paese: sabotaggio della linea ferroviaria a Rennes, sassaiola contro la polizia a Lione, tafferugli in Bretagna e Normandia, il museo parigino del Louvre chiuso per sicurezza. Dietro a questo moto di protesta c’è il leader di France Insoumise Mélenchon.

Un movimento fluido e giovanile, di sinistra

Dietro lo slogan radicale di “bloccare tutto” si cela in realtà un movimento ancora fluido, nato essenzialmente sulla rete, composto da circoli, collettivi complottisti, fino a segmenti importanti della sinistra radicale. Mélenchon ha scelto di cavalcare l’onda.

Nelle scorse settimane aveva invitato i suoi militanti a unirsi alla mobilitazione del 10 settembre, parlando di “offensiva decisa” per far cadere il governo, ma in poche ore un governo se n’è andato e ne è arrivato un altro, e il vero obiettivo politico della ribellione rimane l’equilibrista Macron. Lecornu promette di cambiare, anticipando che lui e i suoi collaboratori dovranno “essere più seri nel modo di lavorare con le opposizioni, oltre ad essere più creativi”.

Le prospettive francesi

Cosa potrebbe accadere? Di certo Macron si trova ormai alla fine della sua corsa politica. Mélenchon colpisce il nuovo premier Lecornu e chiede le dimissioni del capo dello Stato e dice: “Solo la partenza di Macron potrà porre fine a questa triste commedia in spregio al parlamento, degli elettori e della decenza politica”.

Il gruppo della France Insoumise presenta all’Assemblea Nazionale una mozione formale di destituzione del capo dello Stato, che al momento però non sembra avere i numeri per passare in parlamento. Le alternative non sono molte: una nuova mossa di Macron con un accordo con la sinistra, la caduta di Macron e nuove elezioni dove la destra della Le Pen resta favorita nei sondaggi.

Organizzazione interna e struttura politica

La France Insoumise (LFI), fondata nel 2016 da Jean-Luc Mélenchon, si configura come uno dei poli principali della sinistra radicale francese. Il movimento si è costruito attorno al programma L’Avenir en commun, con una forte impronta ecologista, socialista democratica, anti-neoliberista e populista di sinistra.

LFI non è un partito tradizionale nel senso classico del termine, ma un movimento che enfatizza la partecipazione cittadina, la molteplicità dei gruppi d’azione (dipartimentali, territoriali, collettivi) e l’auto-organizzazione. Le “Assemblee rappresentative” e le “Convenzioni” sono momenti centrali: almeno due volte l’anno, i membri si riuniscono per definire orientamenti strategici, obiettivi programmati, e valutare le campagne. Questa struttura cerca di coniugare rappresentanza elettorale con attivismo sociale diffuso.

Presenza parlamentare e alleanze in Francia

Al suo interno operano correnti come la Gauche Écosocialiste (sinistra ecosocialista), che sottolinea la combinazione tra giustizia sociale, ecologia e critica al capitalismo globale, e che gode di una certa autonomia ma sempre sotto l’ombrello del movimento di Mélenchon.

Dal punto di vista istituzionale, LFI è presente con un gruppo parlamentare alla Camera bassa (Assemblée Nationale), che fa parte del gruppo La France Insoumise — Nouveau Front Populaire. Il gruppo ha goduto di una forte crescita in termini di deputati: dopo le elezioni legislative l’abilità di coalizione con altre forze di sinistra ha ampliato la rappresentanza elettorale. 

LFI ha partecipato anche alle alleanze più ampie della sinistra (come la NUPES — Nouvelle Union Populaire Écologique et Sociale) per cercare di contrastare la destra e le forze centristi, pur mantenendo una forte identità politica propria. France 24+1

Scritto da: DANIELE BIACCHESSI


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