A cura di Daniele Biacchessi
All’Aja si è aperta la sessione della Corte Internazionale di Giustizia. “Israele ha commesso, sta commettendo e vuol continuare a commettere atti di genocidio contro i palestinesi di Gaza“, è l’accusa pronunciata dal Sudafrica davanti alla Corte composta da 17 giudici (15 di nomina Onu e uno per ciascuno Stato contendente). L’atto di accusa del governo di Pretoria è racchiuso in un dossier di 84 pagine, presentato lo scorso 29 dicembre, dove sono elencati fatti, nomi, cognomi e azioni di esercito e aviazione, su ordine del presidente Benjamin Netanyahu. Diversamente dalla Corte Penale che ha sede sempre nella città olandese, la Corte Internazionale di Giustizia non stabilisce responsabilità personali, ma quelle di Stati che violano il diritto internazionale. John Dugard, uno dei costituenti post-apartheid, ha esposto due tipi di prove: l’entità della devastazione a Gaza e il linguaggio disumanizzante utilizzato da alcuni ministri israeliani inneggianti al massacro. “Nel corso del conflitto contro Hamas avviato a Gaza all’indomani della strage del 7 ottobre – che fermamente condanniamo – Israele ha ripetutamente violato l’articolo 2 della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di Genocidio“, ha spiegato Dugard. Le violazioni riguardano oltre 22 mila morti e 60 mila feriti, donne e bambini nel 70% dei casi, l’utilizzo di bombe pesanti in zone indicate dall’esercito come sicure, il collasso del sistema sanitario, gli aiuti umanitari ritardati e bloccati, insufficienti alla sopravvivenza. Non sappiamo come andrà finire. Il genocidio non è mai una risposta accettabile non importa quanto sia grave l’atto scatenante. Ogni uso della forza deve rimanere nei limiti della legge internazionale. Sappiamo invece come è andata nel passato. La Corte ha emesso finora un’unica sentenza per un caso analogo: nel 2007 aveva assolto la Serbia dalla diretta responsabilità del massacro di Srebrenica del 1995, ma la riconobbe colpevole di non averla impedita.
Credits: Agenzia Fotogramma
12 Gennaio 2024
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