Il Corsivo

Il caos politico e amministrativo regna sulla manovra 2026

today22 Dicembre 2025

Sfondo
share close
Scritto da Daniele Biacchessi

Divisioni nella maggioranza, scontro Salvini-Giorgetti e nodi irrisolti su pensioni e flat tax mettono a rischio l’approvazione della manovra entro fine anno.

Ce la farà il Governo ad approvare entro il 31 dicembre la manovra economica 2026 senza incorrere nell’esercizio provvisorio? Se lo chiedono in molti in questi giorni dopo le frizioni politiche nella maggioranza e anche all’interno dei vari partiti. Nella Lega c’è un clima di resa dei conti tra il segretario e ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, pure lui dello stesso partito.

Si tratta di uno scontro a dir poco surreale, dove gli stracci volano in pubblico, alla luce del sole, tra le promesse elettorali non mantenute di Salvini e il sano pragmatismo di Giorgetti , uno che intende mantenere i conti in ordine.

Riforma delle pensioni, contratti, tfr, flat tax

Le risorse previste per le pensioni anticipate dei lavoratori precoci e usuranti diminuiscono ulteriormente. Con le modifiche contenute nel maxiemendamento del governo, viene poi meno la possibilità, introdotta nel 2025, di anticipo della pensione cumulando gli importi di una o più rendite da previdenza complementare. Nel provvedimento sono rientrate anche le norme sul Tfr, con modifiche che ampliano ancor di più la platea dei lavoratori coinvolti.

La detassazione degli aumenti contrattuali viene allargata estendendo le annualità di riferimento e alzando la soglia reddituale. Sui fondi all’editoria la maggioranza ricuce la spaccatura, anche pubblica, tra carta stampata e tv e radio locali, prevedendo il ripristino per il Fondo di 60 milioni di euro per il 2026. Dunque, con il via libero definitivo in commissione Bilancio al Senato la maggioranza può certamente tirare un sospiro di sollievo, la manovra approda in aula, ma le numerose correzioni soprattutto in merito al sistema pensionistico, hanno evidenziato le differenze tra FdI, Lega e Forza Italia.

Manovra: pacchetto fiscale

Un elemento chiave della Manovra economica 2026 riguarda l’ampio pacchetto fiscale volto a sostenere famiglie, lavoratori e imprese, con una serie di interventi che, pur non sempre al centro del dibattito politico quotidiano, potrebbero avere effetti visibili sulla vita economica e sociale del paese.

Uno dei principali è la riduzione dell’IRPEF per i redditi medio-bassi e medi: la seconda aliquota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, attualmente al 35%, è prevista scendere al 33% per i redditi compresi tra circa 28.000 e 50.000 euro, con un beneficio fiscale stimato fino a circa 440 euro l’anno per i contribuenti interessati.

Sempre sul fronte fiscale, la legge di bilancio introduce misure agevolative per il lavoro dipendente: oltre alla flat tax sulle indennità di turno e sugli straordinari già oggetto di discussione, è prevista una aliquota agevolata al 5% per gli aumenti retributivi derivanti dai rinnovi contrattuali per i lavoratori con redditi sotto determinate soglie. Queste misure intendono favorire i rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro e sostenere la produttività, premiando aumenti salariali e bonus di produttività con una tassazione più leggera rispetto all’IRPEF ordinaria.

Un altro aspetto significativo riguarda misure per la famiglia, l’inclusione sociale e il sostegno ai redditi più bassi. Ad esempio, il disegno di legge contempla il potenziamento di bonus e sostegni per le famiglie con figli, come l’aumento del bonus per le lavoratrici madri con almeno due figli e l’estensione e revisione dell’ISEE per facilitare l’accesso a servizi sociali e benefit. La modifica dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è progettata per escludere il valore della prima casa (entro certi limiti) dal calcolo, con l’obiettivo di alleggerire il carico fiscale e burocratico per le famiglie e permettere una maggiore inclusione nelle agevolazioni disponibili.

La Manovra 2026 contiene anche interventi di politica attiva del lavoro: tra questi, incentivi alle assunzioni per categorie specifiche, come esoneri contributivi per i datori di lavoro che assumono donne con tre o più figli, mirati a incentivare l’occupazione femminile e la conciliazione lavoro-famiglia. Sempre in tema di mercato del lavoro, vengono estese e rafforzate alcune misure di protezione sociale per i lavoratori in crisi aziendale o in cassa integrazione, con periodi di sostegno alla redditività prolungati.

Dal punto di vista delle imprese e degli investimenti produttivi, la bozza della Manovra 2026 reintroduce incentivi come l’iper-ammortamento per gli investimenti in beni strumentali, con benefici fiscali legati alla quota di ammortamento maggiorata per gli investimenti in nuovi capital goods e tecnologie, nonché misure per sostenere la transizione energetica e l’efficienza energetica. Questi incentivi sono pensati per stimolare la modernizzazione del sistema produttivo italiano e per sostenere investimenti in innovazione tecnologica nel settore privato.

Scritto da: Daniele Biacchessi


GIORNALE RADIO

Giornale Radio, la radio libera di informare.

Notizie del giorno: notizie di cronaca, di politica,notizie dal mondo, notizie sportive, di economia, di salute e tecnologia. Notizie di oggi in radio streaming, in WEB TV e in podcast.