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Il Corsivo

Oggi, l’occasione per archiviare Almirante

today30 Maggio 2024

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A cura di Ferruccio Bovio

Esattamente cento anni fa – era, infatti, il 30 maggio  del 1924 –  Giacomo Matteotti pronunciava il suo ultimo discorso in Parlamento, denunciando la deriva anti democratica che il fascismo stava imprimendo alla vita politica italiana. Ecco perché, la presidenza della Camera dei Deputati ha scelto proprio la giornata di oggi per dedicare un evento solenne alla memoria dell’illustre martire della violenza fascista. Evento che si terrà a Montecitorio, alla presenza del capo dello Stato, della presidente del Consiglio e dei presidenti della stessa Camera e del Senato.

A noi pare che, sia per Meloni, che per La Russa, la commemorazione odierna potrebbe offrire un’occasione da non perdere – sempre che, naturalmente, non preferiscano ignorarla – per spruzzare un po’ di acqua su quella fiammella che, da oltre 75 anni, compare nel simbolo del Movimento Sociale Italiano e poi in quello dei partiti che ad esso sono succeduti: compreso quello che esprime l’attuale leadership di governo. E’ vero che, nel corso degli ultimi trent’anni, tra gli eredi di Almirante, non sono mancate alcune prese di distanza abbastanza nette rispetto all’esperienza del Ventennio, ma è altrettanto vero che si è quasi sempre trattato di giudizi negativi che investivano solo la fase finale del regime: con particolare riferimento alle leggi razziali ed alla guerra condotta a fianco di Hitler. Scarsa ci sembra, invece, sia stata la riflessione autocritica su tutto quello di negativo che il fascismo – a prescindere dai suoi due sbagli più clamorosi – avrebbe, comunque, riversato sulla vita civile e politica del nostro Paese. Siamo, pertanto, piuttosto curiosi di ascoltare le parole che i due massimi esponenti della destra italiana vorranno, eventualmente, destinare alla figura di Giacomo  Matteotti: sapranno spiccare il salto di qualità che dovrebbe portarli ad archiviare il vecchio ed equivoco motto del  “non rinnegare e non restaurare”, per cominciare, invece, ad ammettere che i sintomi della malattia erano già ben riconoscibili (e riconosciuti come insegna la tragica fine di Matteotti) fin dalla violenta ascesa al potere di Benito Mussolini?

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

30 Maggio 2024

Scritto da: Giornale Radio

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