Il Corsivo

L’offensiva militare russa conquista Pokrovsk e Volchansk

today2 Dicembre 2025

Sfondo
share close
Scritto da Daniele Biacchessi

Mosca conquista Pokrovsk e Volchansk mentre Putin prepara l’offensiva d’inverno e apre al dialogo con gli USA.

I russi hanno conquistato le città di Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv, e si apprestano a scatenare quella che alcuni analisti di geopolitica definiscono come la campagna offensiva più complicata dall’inizio del conflitto. Infatti Putin ha avvertito che l’apparato militare deve prepararsi a continuare a combattere anche durante l’inverno, garantendo ai soldati tutto ciò di cui hanno bisogno per condurre azioni militari.

Oggi vertice tra Witkoff e Putin

Putin mantiene la politica dei due forni: lancia l’offensiva d’inverno e tratta con gli americani. Oggi vedrà l’inviato americano Witkoff e vedremo se il leader russo scoprirà le sue carte diplomatiche. Tutto avviene mentre l’amministrazione americana si dice molto ottimista sulla possibilità di arrivare ad un accordo in Ucraina, perchè i colloqui di a Miami sono stati ottimi. Ma le questioni da risolvere sono ancora molte. Si stanno definendo i confini tra Ucraina e Russia, il futuro di Kiev sul piano politico dopo i troppi casi di corruzione.

La quadra ancora non c’è. Zelensky ha incontrato Macron a Parigi e dal vertice è emerso quanto siano centrali le garanzie sulla sicurezza per Kiev. L’Europa gioca un ruolo di sponda all’Ucraina, punta sull’utilizzo degli asset congelati ai russi, ma il Belgio avverte: se la Russia ci porta in tribunale avrà tutte le possibilità di vincere e non saremo in grado di rimborsare 200 miliardi perché rappresentano l’equivalente di un anno di bilancio federale, si andrebbe verso la bancarotta.

Conquista di Pokrovsk e Volchansk

Un punto di svolta potenziale per l’intera offensiva russa in Ucraina, non solo per il valore simbolico delle città, ma soprattutto per la loro importanza strategico-logistica. Nel caso di Pokrovsk, la sua posizione geografica e il ruolo che ricopriva come snodo logistico e nodo di comunicazioni la rendono un obiettivo particolarmente ambito per Mosca. Prima della guerra, Pokrovsk ospitava oltre 60.000 abitanti; oggi, dopo mesi di assedio, bombardamenti, evacuazioni, la popolazione sarebbe drasticamente ridotta, e molti osservatori la descrivono come una «città fantasma».

Secondo fonti di analisi militare, l’attacco su Pokrovsk rientra in una strategia russa denominata “cauldron trap”: una manovra a tenaglia che mira a isolare la città da più direzioni per tagliare le linee di rifornimento e assediare le forze difensive ucraine. L’obiettivo sarebbe non soltanto occupare la città, ma soprattutto destabilizzare la logistica e la capacità di rifornimento e manovra dell’esercito ucraino in tutta la regione del Donbass, potenzialmente aprendo la strada a ulteriori avanzate verso città industriali più grandi come Kramatorsk.

Inoltre, la tattica russa combinerebbe assalti meccanizzati, carri armati e fanteria, con attacchi indiretti, bombardamenti di infrastrutture critiche, taglio di energia, e campagne di interdizione aerea per impedire i rifornimenti e la mobilità delle forze ucraine. Già nei mesi scorsi l’offensiva aveva preso di mira reti elettriche e zone civili, causando blackout e vittime, a dimostrazione della volontà di erodere non solo la resistenza militare, ma la tenuta civile delle aree sotto assedio.

Un’altra dimensione fondamentale è il cambiamento della natura dei combattimenti con l’avvicinarsi della stagione invernale. Le condizioni meteo peggiorano la visibilità e complicano la manovra di mezzi pesanti e mezzi aerei; favoriscono invece infiltrazioni, combattimenti casa per casa, operazioni di sabotaggio e guerra irregolare. Alcuni analisti prevedono che la guerra urbana diventerà la regola: non più grandi offensive su campi aperti, ma assalti graduali su aree abitate, dove la superiorità numerica e il coordinamento logistico diventano determinanti.

Proprio su Pokrovsk, le forze russe avrebbero già penetrato “in più parti” della città, tentando di insediarsi in quartieri industriali e infrastrutturali, dove una volta dentro si renderebbero praticamente inattaccabili. Le forze ucraine, invece, denunciano uno sforzo difensivo estremo in condizioni di scarsità di risorse, motivi logistici e personale, e con la difficoltà di mantenere aperte le vie di rifornimento.

Quanto a Volchansk, la sua presa avrebbe un valore strategico diverso. Pur non essendo un centro industriale come Pokrovsk, Volchansk rappresenta un tassello fondamentale per l’espansione della fascia di controllo russa nella regione di Kharkiv, potenzialmente usabile come “primissima avanzata” per spingere la pressione su aree più vaste nei pressi del confine, o come appoggio logistico/operativo.

Scritto da: Daniele Biacchessi


GIORNALE RADIO

Giornale Radio, la radio libera di informare.

Notizie del giorno: notizie di cronaca, di politica,notizie dal mondo, notizie sportive, di economia, di salute e tecnologia. Notizie di oggi in radio streaming, in WEB TV e in podcast.