Il Corsivo

Putin ci ripensa: possibile accordo con l’Ucraina senza il suo ingresso nella Nato

today3 Settembre 2025

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Tra nuove alleanze energetiche e ordine mondiale in trasformazione, Putin apre a un’intesa con Kiev senza Nato ma con garanzie di sicurezza.

Come il gioco dell’oca, dove un concorrente tira i dadi e le caselle dell’oca avanzano velocemente oppure tornano al punto di partenza, Putin ci ripensa e ora si dice favorevole ad un accordo sulla sicurezza con l’Ucraina senza il suo ingresso nella Nato. Il presidente russo non mette paletti sul possibile ingresso di Kiev nell’Unione europea. “Qualsiasi accordo per risolvere il conflitto in Ucraina non deve compromettere la sicurezza della Russia”, afferma Putin.

Il nuovo ordine mondiale e gli accordi sui gasdotti

Non si comprende il significato di questa timida apertura di Putin sull’Ucraina se non si tiene conto del contesto in cui è avvenuta questa dichiarazione.

Putin parla dalla Cina, dove ha raggiunto con Cina e India una più definita struttura teorica del nuovo ordine mondiale, durante un incontro con il premier slovacco Robert Fico, mentre Russia, Cina e Mongolia firmano, in occasione del vertice trilaterale di Pechino, un memorandum vincolante per la costruzione del gasdotto Power of Siberia 2, destinato a trasportare gas russo nella Repubblica Popolare, e del gasdotto di transito Soyuz Vostok, destinato ad attraversare il territorio di Ulan Bator.

E in questo ordine mondiale, secondo il pensiero di Putin, ci stanno anche i confini con l’Ucraina e quelli dei paesi limitrofi che aderiscono alla Nato. Proprio intorno a quei confini si muove il possibile accordo sulle garanzie di sicurezza.

Articolo 5 senza la NATO

Un dettaglio sorprendente emerso dagli ultimi sviluppi diplomatici riguarda un’idea apparentemente paradossale: offrire all’Ucraina garanzie di sicurezza simili all’articolo 5 della NATO, ma senza una vera adesione all’Alleanza Atlantica. L’inviato statunitense Steve Witkoff ha infatti affermato che, durante il summit di Anchorage con Vladimir Putin, Mosca avrebbe accettato per la prima volta l’ipotesi che Stati Uniti e Europa possano estendere a Kiev un meccanismo di difesa collettiva sul modello della NATO, pur mantenendola formalmente fuori dall’Alleanza.

Un compromesso innovativo (o fumoso?)

Questa proposta ha, di fatto, un carattere molto innovativo: garantire protezione militare a Kiev senza violare le posizioni russe ostili all’espansione della NATO. La CNN ha riportato che l’accordo prevederebbe anche l’adozione di leggi da parte di Mosca che vietino future violazioni sovrane in Europa, che rappresenta un altro elemento di straordinaria novità.

Tuttavia, il meccanismo resta abbastanza nebuloso. Non è chiarito chi sarebbero i garanti, quali garanzie concrete sarebbero fornite, in quali condizioni verrebbero attivate, o se Mosca manterrebbe il diritto di veto. Proprio su questo fronte, il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, ha ribadito che qualsiasi accordo dovrà includere quindi la Russia stessa e altri grandi poteri (USA, Cina, Regno Unito, Francia, Germania, Turchia) come co-garanti.

La diplomazia extra-NATO

Dietro questa nuova apertura ci sarebbe, dunque, una dinamica diplomatica che vede da un lato, Washington che sembra esplorare una via alternativa per rafforzare la difesa ucraina senza scatenare l’ira di Mosca che accompagnerebbe un’adesione formale all’Alleanza Atlantica. Dall’altro, invece, la proposta risponde alle preoccupazioni russe, che da tempo esigono legittime “zone di sicurezza” in Europa e limitazioni all’espansione occidentale.

Putin, durante il summit SCO in Cina, ha anche dichiarato di non essere mai stato contrario all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea — mentre il veto sulla NATO resta, di fatto, non negoziabile. Questa distinzione mette in evidenza la volontà di Mosca di non interrompere del tutto l’integrazione europea di Kiev, concentrando però gli attriti esclusivamente sull’ambito militare. Sarà la prima volta, dalle parole di Mosca, che si assiste a un’apertura reale su garanzie di sicurezza occidentali, anche se “senza adesione”. Un compromesso che fino a qualche tempo fa sarebbe stato impensabile.

Scritto da: DANIELE BIACCHESSI


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