Il Corsivo

Gli Stati Uniti annunciano sanzioni contro Francesca Albanese dell’Onu: accusa gli israeliani di genocidio a Gaza

today11 Luglio 2025

Sfondo
share close

Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i Territori Palestinesi, denuncia il genocidio a Gaza e finisce nel mirino degli Stati Uniti per aver chiesto giustizia e sanzioni contro Israele.

Francesca Albanese è la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi. Denuncia tutti i giorni, da molti mesi, quello che il mondo dovrebbe vedere attraverso le testimonianze dei pochi media non schierati e dai volontari che operano a Gaza: lo sterminio di un popolo colpito dai bombardamenti di Israele, dalla fame, la risposta sproporzionata in termini di vite umane dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

Ora il segretario di Stato americano Rubio annuncia sanzioni contro Albanese. Il motivo? “La sua campagna di guerra politica ed economica contro gli Stati Uniti e Israele non sarà più tollerata. L’iniziativa è dovuta agli sforzi di Albanese per fare pressione sulla Corte Penale Internazionale affinché agisca contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani”, spiega Rubio.

Le accuse di Francesca Albanese

Albanese ha denunciato il “genocidio” a Gaza e chiesto di fermare il flusso di armi a Israele. Pochi giorni fa ha presentato un rapporto Onu a Ginevra “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio”, che accusa numerose imprese di contribuire al “progetto” di Israele di “sfollamento e sostituzione dei palestinesi nei territori occupati” e chiede agli Stati membri di imporre un embargo totale sulle armi a Israele e di sospendere tutti gli accordi commerciali e le relazioni di investimento.

La reazione di Francesca Albanese

In un post su X, la relatrice speciale Onu non ha affrontato direttamente le sanzioni, ma ha scritto qualcosa che riguarda il ruolo della Corte Penale Internazionale a cui non aderiscono Stati Uniti e Israele: “Oggi più che mai: mi schiero con fermezza e convinzione dalla parte della giustizia, come ho sempre fatto. Provenire dal Paese fondatore della Corte, dove avvocati e giudici hanno difeso la giustizia a caro prezzo e spesso a rischio della propria vita. Intendo onorare questa tradizione”. Le si può dare solo ragione.

Francesca Albanese: la voce di giustizia

Francesca Albanese è un’avvocatessa e accademica italiana, nata ad Ariano Irpino nel 1977, con una solida formazione in diritto internazionale e diritti umani. Laureata in giurisprudenza presso l’Università di Pisa e specializzata in Human Rights alla SOAS di Londra, ha svolto un dottorato all’Università di Amsterdam. Prima di essere nominata Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati nel maggio 2022, Albanese ha collaborato a lungo con l’UNHCR e l’UNRWA, offrendo consulenze tecniche su migrazione, protezione dei rifugiati e diritto umanitario.

In qualità di relatrice, ha elaborato rapporti dettagliati basati su testimonianze dirette, dati sul campo e analisi legali, denunciando sistematiche violazioni dei diritti umani. Il suo rapporto più recente, From economy of occupation to economy of genocide (30 giugno 2025), accusa oltre sessanta aziende – tra cui grandi nomi della tecnologia, della difesa e dell’ingegneria – di sostenere strutture di controllo e soprusi nei territori occupati, invitando gli Stati membri a imporre un embargo totale sulle armi a Israele e a sospendere accordi economici che alimentano il conflitto.

Il prezzo del suo impegno

Il lavoro di Albanese non è privo di controversie: è stata accusata di parzialità e oltraggio dalle autorità israeliane e criticata da alcuni governi occidentali, che l’hanno etichettata come antisemita o “giustificatrice” di Hamas. Nel febbraio 2024, Israele le ha negato l’ingresso, mentre nel luglio 2025 gli Stati Uniti, per voce del Segretario di Stato Rubio, hanno annunciato sanzioni contro di lei, motivandole come una risposta alla sua “campagna di guerra politica ed economica” contro Washington e Tel Aviv.

Queste misure prevedono il blocco dei beni e il divieto di ingresso negli USA, suscitando dure reazioni da organizzazioni come Amnesty International, Human Rights Watch e l’Alto Commissario ONU per i diritti umani, che le hanno espresso solidarietà, definendo le sanzioni un attacco all’indipendenza e all’imparzialità dei meccanismi ONU. Francesca Albanese è oggi una figura di riferimento nel dibattito sulla responsabilità delle imprese e sulla giustizia internazionale, incarnando la tensione tra lavoro di monitoraggio umanitario e pressioni geopolitiche.

Scritto da: DANIELE BIACCHESSI


GIORNALE RADIO

Giornale Radio, la radio libera di informare.

Notizie del giorno: notizie di cronaca, di politica,notizie dal mondo, notizie sportive, di economia, di salute e tecnologia. Notizie di oggi in radio streaming, in WEB TV e in podcast.