ì
Giornale Radio La radio libera di informare
GR news La radio di notizie senza commenti e opinioni.
Dolce la Vita La radio musica pop di classe.
A cura di Ferruccio Bovio
Kamala Harris è, dunque, divenuta ufficialmente l’unica candidata per la nomination del Partito Democratico, essendo, infatti, ormai scaduti i termini per la presentazione di altre eventuali candidature per la Casa Bianca. Partito Democratico che, vista l’esigenza di procedere con la massima celerità, ha anche deciso di rendere irreversibile la nomination attraverso un voto elettronico che non dovrebbe protrarsi oltre mercoledì 7 agosto.
Poi, certamente, alla Convention di Chicago del 19 agosto, assisteremo anche ad un voto formale per celebrare la candidata alla presidenza, ma si tratterà essenzialmente di una sorta di ratifica obbligata delle votazioni effettivamente registrate sulla piattaforma elettorale del Partito.
Messa, quindi, al sicuro la sua posizione personale, adesso per la Harris si tratterà di fare – ovviamente entro l’imminente 19 agosto – una scelta politicamente molto delicata: e stiamo parlando di quella che riguarderà l’individuazione del proprio vice, unitamente al quale potrà, pertanto, dare inizio alla sua campagna elettorale e presentare così i suoi programmi governativi che per la verità – almeno fino ad oggi – sono rimasti ancora piuttosto indefiniti.
Ed a questo proposito, sono tre i nomi che paiono disporre delle maggiori chances di affermazione: e si tratta del senatore dell’Arizona Mark Kelly – che pare il favorito – seguito dal governatore della Pennsylvania Josh Shapiro e da quello del Kentucky Andy Beshear. I primi due consentirebbero, probabilmente, alla Harris di vincere nei loro rispettivi Stati (che, tra l’altro, figurano tra quelli giudicati in bilico), mentre il terzo sembra in grado di attrarre una certa quota dell’elettorato repubblicano, visto che gli è già riuscita l’impresa di diventare governatore di uno Stato tradizionalmente molto conservatore.
Intanto, senza fare troppo clamore, sta emergendo anche un quarto nome: ed è quello del senatore del Michigan, Gary Peters. Sessantacinque anni, Peters gode del favore dei sindacati, che non hanno dimenticato il grande lavoro da lui svolto – sotto la presidenza Obama – per salvare l’industria automobilistica americana dopo la grave crisi del 2008. Peters si è, inoltre, dimostrato particolarmente efficiente – cosa che non guasta mai – nell’organizzare la raccolta dei fondi elettorali per il Partito Democratico, in qualità di presidente della Campagna Elettorale 2024. Potrebbe, quindi, essere lui il vice Harris che viene fuori a sorpresa.
Comunque vadano le cose, tutti questi candidati sono accomunati da un medesimo denominatore comune: quello cioè, di essere uomini, bianchi e moderati. Qualità che torneranno sicuramente utili quando si dovranno controbattere le accuse di estremismo che Donald Trump non mancherà sicuramente di rivolgere a Kamala Harris.
Credits Foto: Agenzia Fotogramma
Scritto da: Giornale Radio
Giornale Radio, la radio libera di informare.
Notizie del giorno: notizie di cronaca, di politica,notizie dal mondo, notizie sportive, di economia, di salute e tecnologia. Notizie di oggi in radio streaming, in WEB TV e in podcast.
Testata Giornalistica “Giornale Radio” Tribunale di Milano – Registro Stampa N° 141/2018 | Giornale Radio - Iscrizione al R.O.C. Registro Operatori della Comunicazione – Reg. n° 3359
Copyright ©2023 Luckymedia Srl - Società editoriale - P.IVA 02512190998
Commenti post (0)