Acca Larentia. Digos e Procura di Roma identificano i partecipanti al corteo fascista

Digos e Procura di Roma identificano i partecipanti al corteo fascista di Acca Larentia, in memoria dei due missini uccisi il 7 gennaio 1978. Decine di identificati e cinque denunciati. La procura di Roma sta valutando se aprire un’inchiesta per apologia di fascismo. Intanto, la Digos ha trasmesso alla magistratura una prima informativa: attraverso l’analisi dei filmati avrebbe individuato e denunciato almeno cinque persone che hanno fatto il saluto romano durante la commemorazione, e altre sarebbero in procinto di essere coinvolte nell’inchiesta. Tra le decine di militanti della destra radicale presenti in via Acca Larentia  ci sono volti noti di CasaPound e Forza Nuova, esponenti degli Ultras Lazio, il gruppo di tifosi egemone in curva Nord, nato dallo scioglimento degli Irriducibili di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli.  In particolare Casapound e Blocco Studentesco sono gli organizzatori del corteo. Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha preso le distanze dall’iniziativa: “Sono persone di varia provenienza, cani sciolti, organizzazioni extraparlamentari. Non hanno niente a che vedere con FdI”. La sua presa di posizione, però, non è piaciuta al Blocco studentesco, che sui propri canali Telegram ha scritto: “Dopo l’infamia, l’ipocrisia”. Sulla vicenda è intervenuto il leader del Ppe Manfred Weber. “In Europa non c’è posto per il saluto fascista e noi lo condanniamo con la massima fermezza”. Oggi pomeriggio la segretaria del Pd Elly Schlein interverrà al question time della Camera per chiedere al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di fare chiarezza sulla vicenda.