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today9 Luglio 2025
Trump agita i mercati: minaccia dazi commerciali fino al 200 %, Giappone e Cina insorgono, l’Europa resta (ancora) in stand‑by.
Trump prosegue con l’invio di lettere sui dazi commerciali ai Paesi considerati “colpevoli” di aver accumulato un surplus commerciale eccessivo nei confronti degli Stati Uniti. Per il momento Washington ha continuato a escludere l’Unione europea dalle missive, dando ancora un po’ di respiro ai partner per concludere i negoziati, anche se promette che la lettera contro Bruxelles arriverà a breve.
“Mi sto comportando molto meglio di come si sono comportati gli altri Paesi, che si sono approfittati di noi per anni. Mandiamo una lettera, loro la leggono e c’è giusto un piccolo numero lì dentro. Paghi il 25%, il 35%. Alcuni il 60%, 70%, sono quelli con cui abbiamo un deficit commerciale gigantesco perché ci hanno trattato molto male. Ma potrei anche andare oltre con le tariffe”, ha sostenuto Trump che ha rilanciato i dazi sui farmaci. “Presto farò un annuncio sui farmaci. Ho dato un anno, un anno e mezzo di tempo per discutere. Poi metterò tariffe molto alte, fino al 200%, e dazi tariffe anche sul rame, al 50%”, ha detto Trump.
Il Giappone, su cui sono stati annunciati dazi al 25%, ha definito “estremamente deplorevole” la scelta del presidente americano, assicurando che Tokyo “continuerà a dialogare con gli Stati Uniti alla ricerca di un accordo che sia reciprocamente vantaggioso”. E la Cina ha fatto sapere che difenderà i propri diritti dalla pressione americana. “Parlo spesso con Xi Jinping, sono stati onesti nell’accordo commerciale con noi”, ha affermato Donald Trump.
I prezzi dei titoli del tesoro statunitense restano in calo, mentre il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continua a minacciare i partner commerciali di dazi. In questo momento, il rendimento – che si muove inversamente al prezzo – del decennale è in rialzo al 4,425% dal 4,395% di ieri. Il rendimento del titolo a tre mesi è in lieve rialzo al 4,364%.
Le principali Borse europee chiudono in rialzo la seduta di scambi odierna. Francoforte segna +0,77%; Parigi +0,56%; Londra +0,56%; Amsterdam +0,30% e Madrid +0,13%. E Piazza Affari chiude in rialzo con l’indice Ftse Mib che segna un +0,67% e supera i 40 mila punti (a 40.182). A spingere i rialzi è Banco Bpm, che corre a +3,6% dopo l’indiscrezione di Bloomberg secondo cui l’Unione Europea sarebbe pronta a ‘rimproverare’ il governo italiano per le condizioni ‘troppo severe’ imposte a Unicredit con il Golden power per l’Ops lanciata da piazza Gae Aulenti su Piazza Meda.
L’istituto guidato da Andrea Orcel sale dell’1,9% a 58,44 euro. Tra gli altri finanziari, Intesa sulla parità, Mps +0,11%, Mediobanca +0,24%. Positivo il comparto energetico con Saipem che avanza del 2,21%, Eni che cresce dell’1,88% e Tenaris che registra un +1,51%. Sale Stellantis a +2,99%. Scivola Unipol -1,17%. Contrastato il lusso con Brunello Cucinelli e Moncler, rispettivamente -0,19% e +0,47%.
Le minacce di dazi fino al 200% avanzate da Trump riguardano principalmente quei Paesi considerati colpevoli di aver accumulato un surplus commerciale eccessivo nei confronti degli Stati Uniti. Anche l’Unione Europea, finora esclusa dalle lettere di Washington, si prepara a rispondere. Queste misure hanno suscitato reazioni ufficiali da parte di Giappone e Cina, che hanno espresso la volontà di difendere i propri interessi commerciali e di continuare il dialogo con gli Stati Uniti per trovare accordi reciprocamente vantaggiosi.
Sul fronte dei mercati, nonostante le Borse europee abbiano chiuso in rialzo, i rendimenti dei titoli del Tesoro americano sono aumentati, segnalando una certa tensione. L’attenzione resta rivolta all’evoluzione delle negoziazioni e alle possibili decisioni future, soprattutto riguardo ai dazi su prodotti strategici come farmaci e materie prime, che potrebbero avere effetti rilevanti sulle dinamiche commerciali internazionali.
Scritto da: DANIELE BIACCHESSI
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