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Gaza. Decine di morti a causa dei bombardamenti israeliani: molti erano in cerca di aiuti alimentari

today21 Luglio 2025

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Cresce il bilancio delle vittime a Gaza tra bombardamenti e carestia. Il Papa denuncia la strage di cristiani. Netanyahu rinvia la testimonianza per corruzione a causa di un malore.

A Gaza si continua a morire di guerra e di fame. In decine sono stati uccisi dall’esercito israeliano, tra cui molti erano donne e bambini in attesa di aiuti umanitari vicino a centri di distribuzione. Centinaia i feriti. Intanto, l’esercito israeliano ha presentato al governo diverse linee d’azione per proseguire l’offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza.

“Implementeranno nuove formazioni operative che rafforzeranno i nostri punti di forza, ridurranno le nostre vulnerabilità e aumenteranno i guadagni operativi. Le truppe eserciteranno una pressione sempre maggiore su Hamas”, ha spiegato il capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Eyal Zamir.

L’appello di Papa Leone XIV alla pace

“Profondo dolore per l’attacco dell’esercito israeliano alla parrocchia cattolica di Gaza City, che ha causato la morte di tre cristiani”, ha sostenuto papa Leone XIV all’Angelus che ha guidato dall’ingresso del Palazzo Apostolico sulla piazza di Castel Gandolfo gremita di fedeli.

Rinviata la testimonianza di Netanyahu nel processo per corruzione

Le prossime udienze del primo ministro Netanyahu nel processo per corruzione sono state rinviate dopo che il premier sarebbe stato colpito da un’intossicazione alimentare. Netanyahu avrebbe dovuto testimoniare in tribunale oggi e domani. Nella richiesta presentata a suo nome presso il tribunale distrettuale di Gerusalemme si afferma che il premier “farà uno sforzo” per testimoniare mercoledì.

La comunità cristiana di Gaza e l’attacco alla Chiesa

Il 17 luglio 2025, un bombardamento israeliano ha colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City, l’unica chiesa cattolica della Striscia. L’attacco ha provocato la morte di tre persone, tra cui due donne e un uomo, e il ferimento di almeno dieci persone, incluso il parroco Gabriele Romanelli. La chiesa, che fungeva da rifugio per circa 600 sfollati, ha subito danni significativi, tra cui una facciata annerita e finestre distrutte. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme ha condannato l’attacco, definendolo un “mirato attacco a un luogo sacro”, e ha chiesto un immediato cessate il fuoco.

Il che ha avuto un forte impatto emotivo sulla comunità cristiana locale, già provata da anni di conflitto e difficoltà quotidiane. Papa Leone XIV, durante l’Angelus del 20 luglio, ha espresso profondo dolore per l’attacco e ha rinnovato il suo appello per un cessate il fuoco immediato. Ha sottolineato la necessità di rispettare il diritto umanitario internazionale, proteggere i civili e garantire l’accesso umanitario. In una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Papa Leone ha ribadito la sua preoccupazione per la sicurezza dei luoghi di culto e dei civili, esortando a un dialogo per una soluzione pacifica del conflitto.

Reazioni internazionali e impegno umanitario

L’attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia ha suscitato indignazione a livello internazionale, con organizzazioni umanitarie che hanno denunciato l’uso indiscriminato della forza e la violazione del diritto internazionale. L’ONU ha confermato che il suo convoglio umanitario è stato coinvolto nell’incidente, condannando qualsiasi violenza contro i civili in cerca di aiuti. Così viene messa in luce la complessità della situazione sul campo, dove i civili spesso si trovano intrappolati in zone di conflitto senza vie di fuga sicure.

Nel contesto di una crisi umanitaria crescente, con oltre 58.000 palestinesi morti dal 2023, la comunità internazionale continua a sollecitare un cessate il fuoco duraturo e l’avvio di negoziati per una pace sostenibile. Un tragico evento che evidenzia la vulnerabilità delle comunità religiose in zone di conflitto e l’importanza di garantire la protezione dei luoghi di culto e dei civili. Il ruolo della Chiesa, sotto la guida di Papa Leone XIV, rimane fondamentale nel promuovere la pace, la giustizia e il rispetto dei diritti umani in Medio Oriente.

Scritto da: DANIELE BIACCHESSI


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