In Italia si continua a cuocere

Continuano a salire le temperature in Italia e si prevede che l’anticiclone africano sia destinato a condizionare pesantemente anche le nostre prossime giornate. Sebbene, già domenica scorsa, in molte località si siano registrati picchi di calura intorno ai 40 gradi, sembra che l’apice della canicola non sia ancora stato raggiunto. I giorni più infuocati dovrebbero, infatti, essere quelli di domani e di dopo domani: poi, forse, potrà arrivare – almeno sulle alture – qualche temporale a ridurre (anche se di poco) i gradi sulla scala centigrada.

Per il momento, sappiamo che oggi saliranno a 13 le città italiane che saranno classificate con il livello di allerta 3: e cioè, il massimo, per le ondate di calore. In particolare, secondo il bollettino del caldo pubblicato dal ministero della Salute, le impennate di afa più insopportabile si registreranno a  Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino.

Pertanto, solamente a partire da venerdì, qualcosa comincerà forse a cambiare, quando,  dopo una mattinata in prevalenza soleggiata, nel pomeriggio, si svilupperanno molti temporali in prossimità delle zone alpine e prealpine, che poi,  gradualmente, si sposteranno anche sui tratti di pianura, soprattutto tra Piemonte e Lombardia (ma, localmente, anche tra Emilia Romagna e Triveneto). I fenomeni piovaschi potranno anche risultare localmente intensi e accompagnati da grandine. Tuttavia, sul resto della Penisola, sembra quasi certo che le temperature continueranno a mantenersi ancora  sui valori massimi stagionali.

Finalmente, solo intorno a domenica, qualche temporale rinfrescante sarà possibile anche al Centro e al Mezzogiorno: dal nord Europa dovrebbe, infatti, arrivare un’ondata di aria più fredda ed in grado, quindi, di interrompere – almeno per qualche giorno –  la dittatura del solleone, stabilizzando così (sia pure per un breve periodo) le temperature, in attesa della nuova ripresa di calore prevista per il mese di agosto.