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A cura di Ferruccio Bovio
La notizia che ormai era nell’aria da diversi giorni è, alla fine, arrivata: Joe Biden si ritira dalla corsa per la Casa Bianca. L’annuncio del presidente Usa è giunto attraverso una lettera agli elettori statunitensi sul proprio profilo X. Scrive Biden che il fatto di servire da presidente degli Stati Uniti è stato il più grande onore della sua vita ed anche se era sua intenzione cercare la rielezione, ritiene che comunque, a questo punto, sia nel miglior interesse del Partito Democratico e della nazione ritirarsi per concentrarsi, esclusivamente, sull’impegno presidenziale, fino al termine del suo mandato.
Per la verità, almeno fino a ieri sera, Biden ufficialmente si dichiarava più che mai determinato nel portare ancora avanti la sua campagna elettorale: poi, evidentemente, alcune autorevoli pressioni (tipo Obama o Pelosi) lo hanno indotto a fare marcia indietro. Nel suo messaggio, l’attuale inquilino della Casa Bianca esprime la sua più profonda gratitudine a tutti coloro i quali si sono assiduamente impegnati, fino ad oggi, in favore della sua rielezione: ed in modo particolare, la sua riconoscenza è indirizzata nei confronti della sua vice, Kamala Harris, che il presidente uscente definisce “una partner straordinaria”, conferendole, in questo modo, una sorta di investitura per guidare un disorientato Partito Democratico nella battaglia che dovrà combattere contro un Donald Trump che appare, adesso, più che mai rinvigorito dalla pronta reazione dimostrata, la settimana scorsa, dopo l’attentato subito in Pennsylvania. Biden concede, infatti, pieno sostegno e appoggio alla Harris, affinché possa emergere come il candidato democratico più unitario, nell’ora in cui è necessario unirsi per scongiurare il pericolo rappresentato da Donald Trump, il quale, a sua volta, non ha mancato di esprimere un suo immediato commento, descrivendo Biden come “di gran lunga il peggior presidente nella storia del nostro Paese”. Se poi a sostituirlo nella candidatura per la Casa Bianca dovesse davvero essere Kamala Harris, allora il compito di un qualunque candidato repubblicano risulterebbe ulteriormente facilitato dal momento che la Harris, in base ai sondaggi, sarebbe persino più impopolare dello stesso Joe Biden. Il presidente in carica “ha lasciato – scrive il tycoon – la corsa in completa disgrazia” e chiede pertanto ad almeno ad “un milione di patrioti di contribuire” con donazioni alla sua campagna elettorale, poiché “oggi facciamo la storia”.
Intanto, lo speaker repubblicano della Camera, Mike Johnson, reclama decisamente le dimissioni immediate di Biden dalla presidenza perché, a suo giudizio, “se non è in grado di correre, allora non è in grado neanche di servire da presidente”.
Credits Foto: Agenzia Fotogramma
22 Luglio 2024
Scritto da: Giornale Radio
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