Netanyahu chiede lo sgombero della postazioni Unifil

Il premier israeliano Netanyahu, attraverso un messaggio diretto al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, invita i vertici dell’Onu a mettere immediatamente fuori pericolo i caschi blu presenti in Libano, precisando che è venuto il momento di ritirare l’Unifil da quelle che – a suo giudizio – sono ormai, praticamente, delle roccaforti di Hezbollah. Ed a questo proposito, l’IDF, nei giorni scorsi, ha più volte richiesto lo sgombero delle postazioni della missione di pace dell’Unifil, ricevendo però soltanto risposte negative che, oggettivamente, finiscono per fornire uno scudo umano ai terroristi sciiti. Tra l’altro – sempre secondo Netanyahu – questo atteggiamento di rifiuto da parte dell’ONU, altro non fa che porre a repentaglio la vita degli stessi peacekeeper e quella dei soldati israeliani.
Il capo del Governo di Gerusalemme si è poi anche rivolto ai leaders dell’Unione Europea, ricordando loro che, anziché Israele, farebbero meglio a criticare Heazbollah, per aver utilizzato l’Unifil come “scudo umano”, mentre, per quanto gli compete, lo Stato ebraico “si rammarica per il danno” arrecato ai caschi blu e sta facendo tutto il possibile per impedire che certi incidenti accadano nuovamente. Tuttavia, ribadendo il concetto, il premier israeliano ha concluso il suo ragionamento sottolineando come “il modo più semplice e ovvio” per garantire l’incolumità delle truppe inviate dall’ONU sia proprio quello di “portarle fuori dalla zona di pericolo”.
Intanto anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sentito la necessità di contattare telefonicamente lo stesso Benjamin Netanyahu, al quale – come spiega una nota di Palazzo Chigi –
ha ribadito l’inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane ed ha ricordato come la missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale. Pertanto – ha insistito la Meloni – la sicurezza del personale Unifil va sempre garantita nella maniera più assoluta. Sempre la nostra premier si è detta anche convinta che “ attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese ed assicurare il ritorno a casa di tutti gli sfollati”.
Infine, Giorgia Meloni ha pure confermato “la piena disponibilità dell’Italia – anche in qualità di presidenza di turno del G7 – a lavorare in questa direzione”.

14 Ottobre 2024