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today11 Aprile 2025
A cura di Daniele Biacchessi
Wall Street non crede alle politiche economiche dell’amministrazione Trump e colleziona una nuova giornata negativa, intimorita dalle prospettive economiche degli Stati Uniti: il dato sull’inflazione, in calo più delle attese, non ha rassicurato perché relativo al mese di marzo, prima quindi del cosiddetto “giorno della liberazione”, lo scorso 2 aprile quando il presidente americano ha annunciato i dazi. La svolta sui dazi sottolinea la pressione esercitata dai mercati su Trump e sul suo tentativo di rimodellare l’ordine commerciale mondiale con imposte ai massimi degli ultimi 100 anni. L’entità della svendita dei titoli del Tesoro e le giornate di crescente stress finanziario hanno scosso gli investitori, mentre leader aziendali come Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan Chase & Co., hanno lanciato avvertimenti sulla probabile recessione. Intanto Donald Trump ha ammesso, durante una riunione del suo governo, che “ci sarà un costo di transizione” per i dazi ma ha assicurato che “andrà tutto bene” e che gli Stati Uniti “stanno guadagnando miliardi al giorno” dalle tariffe. E la Casa Bianca aggiorna le percentuali sui dazi dopo l’ultima impennata. Le tariffe sono ora al 145% dopo l’ultimo rialzo deciso dal presidente Trump, contestualmente alla moratoria di 90 giorni per tutti gli altri Paesi con abbassamento delle misure in vigore al 10%.
Dopo la sospensione per 90 giorni dei dazi Usa, i listini europei aprono e chiudono in forte rialzo. A metà giornata arriva la notizia dello stop momentaneo anche dei dazi Ue, che dà un ulteriore slancio alle quotazioni. Anche Milano, che nei primissimi scambi era rimasta piatta, vola, con molti titoli in rialzo in doppia cifra e chiude a 4,7%. Parigi ha guadagnato il 3,83% a 7.126 punti, Francoforte il 4,53% a 20.562 punti, Madrid il 4,02% a 12.299 punti e Londra il 3,04% a 7.913 punti. L’euro sale nei confronti del dollaro e arriva a 1,1228, il livello più alto da luglio 2023. Il prezzo dell’oro aggiorna nuovamente il record di quotazione. Attualmente il bene rifugio viene quotato a 3.170 dollari l’oncia, in rialzo del 2,7%.
Il senatore democratico Adam Schiff ha chiesto al Congresso di indagare se il presidente Donald Trump abbia commesso insider trading o manipolazione del mercato quando ha all’improvviso sospeso una serie di dazi, facendo schizzare alle stelle i prezzi delle azioni, dopo che in mattinata poco dopo l’apertura dei mercati aveva invitato su Truth a comprare azioni. “Farò del mio meglio per scoprirlo – ha detto Schiff al Time – Le monete dei meme di famiglia e tutto il resto non sono al di fuori di insider trading o di arricchimento personale. Spero di scoprirlo presto”.
Credits Foto: Freepik
11 Aprile 2025
Scritto da: Redazione
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