Olimpiadi di massima sicurezza

Israele avverte la Francia che il rischio di attentati terroristici contro la sua delegazione da parte di estremisti islamici legati all’Iran è molto serio. In particolare, attraverso una lettera inviata al ministro degli Esteri Stephane Sejourné, il capo della diplomazia di Gerusalemme, Israel Katz, parla di “un complotto sostenuto dall’Iran per attaccare la delegazione israeliana alle Olimpiadi di Parigi”.

I servizi segreti dello Stato ebraico disporrebbero, al momento, di informazioni concernenti la potenziale minaccia rappresentata da svariate organizzazioni terroristiche, che mirano a compiere attacchi sia contro  gli sportivi, che contro i turisti israeliani. Il ministro degli esteri israeliano esprime, comunque, la sua gratitudine alle autorità francesi sia per le “misure di sicurezza senza precedenti” adottate per garantire l’incolumità di tutti i suoi connazionali, che per il netto il rifiuto che esse hanno opposto dinanzi alle non poche richieste di bandire Israele da questa edizione dei Giochi. Gli 88 atleti israeliani presenti oggi a Parigi sono, infatti, soggetti ad una protezione capillare – 24 ore su 24 – da parte delle forze di sicurezza francesi.

Ed effettivamente, l’Iran ha chiesto ufficialmente, tramite il suo ministero degli Esteri, che venisse impedito ai concorrenti israeliani di partecipare alla più importante manifestazione sportiva internazionale, poiché  “non meritano di esserevi presenti, a causa della guerra contro la popolazione innocente di Gaza”.

La Repubblica islamica non riconosce Israele – suo nemico giurato – e proibisce, pertanto, ogni contatto tra atleti iraniani e israeliani. “Annunciare l’accoglienza e la protezione della delegazione del regime terroristico sionista dell’apartheid significa solamente – aggiunge il comunicato del governo di Teheran –  dare legittimità agli assassini di bambini”. A queste argomentazioni, Parigi ha risposto chiarendo  che la delegazione israeliana era “la benvenuta in Francia” e che, di conseguenza, la sua protezione sarebbe stata assicurata dalle unità d’elite della Gendarmeria Nazionale.