Si aprono in Russia le presidenziali. Putin: votate per la patria. Seggi blindati per le proteste

“Votare è un atto di patriottismo”. Così il presidente Vladimir Putin esorta i russi alla partecipazione al voto che si apre oggi e si conclude domenica. L’esito delle elezioni presidenziali è scontato e l’insediamento di Putin per il nuovo mandato avverrà a maggio. Dei quasi 115 milioni di cittadini aventi diritto al voto (anche nei territori occupati in Ucraina), ne sono attesi alle urne tra i 60 e i 70 milioni. Boris Nadeshdin, unico candidato dell’opposizione, è stato escluso dalla competizione elettorale a febbraio: delle 105 mila firme che il pacifista aveva raccolto per candidarsi, 9 mila sono state ritenute irregolari dalla commissione elettorale di Mosca. Tra febbraio e marzo Putin ha attraversato il paese al ritmo di un viaggio alla settimana, tra conferenze e comizi, dove ha incontrato associazioni di militari, soldati,  agricoltori, scienziati, ricevendo da loro numerose domande, tutte pubblicate nel sito ufficiale del Cremlino. Viene organizzato il “Mezzogiorno contro Putin”, una iniziativa che invita tutti gli oppositori del presidente russo a presentarsi ai seggi alla stessa ora di domenica. La procura di Mosca ha vietato ogni forma di protesta ai seggi. Intanto, secondo il presidente francese Macron, la Russia non può e non deve vincere questa guerra. Macron torna a «non escludere» l’invio di truppe in Ucraina, un’ipotesi che ha diviso l’Europa ma che il leader francese ribadisce anche in queste ore al vertice con il cancelliere tedesco Scholz. Parigi e Berlino valutano di sbloccare gli interessi sui fondi russi congelati per aiutare Kiev.