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today8 Maggio 2024
A cura di Daniele Biacchessi
Soldati israeliani occupano Rafah. Un accordo è ancora possibile, dicono gli Stati UnitiI
I tank israeliani hanno preso il controllo del valico che segna il confine tra Gaza e l’Egitto, le bandiere israeliane hanno preso il posto di quelle palestinesi. Per il governo guidato da Benjamin Netanyahu, si tratta di un’operazione militare “limitata” il cui obiettivo è fare pressione su Hamas in coincidenza con la ripresa dei negoziati al Cairo. Non c’è stata, al momento, un’azione dell’aeronautica, ma il valico è stato comunque chiuso, tagliando la principale via d’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Le prospettive future
L’azione è in pieno svolgimento e il ritiro dei mezzi israeliani da Rafah non pare imminente. “Ci sarà solo dopo che il primo ostaggio tornerà libero”, ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant. “Questa manovra mette a rischio il cessate il fuoco”, gli ha risposto il portavoce di Hamas Osama Hamdan da Beirut. Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense John Kirby, un accordo è ancora possibile e si possono colmare le differenze, ma le posizioni restano distanti. Hamas vuole rilasciare 33 israeliani in sei settimane: vivi o morti. Israele pretende che tornino a casa persone in vita, non cadaveri. Hamas chiede un impegno a chiudere definitivamente i combattimenti dopo una prima fase di pausa. Israele non intende garantire nulla.
La situazione dei civili a Rafah
Un milione di palestinesi sono bloccati a Rafah. Domani potrebbe riaprire il passaggio di Kerem Shalom, non lontano, ma non ci sono certezze sul numero di camion umanitari in grado di varcare i confini. L’emergenza principale è quella del carburante, necessario anche per i generatori negli ospedali: le scorte, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, sono destinate a esaurirsi nel giro di poche ore.
Il ruolo italiano
L’Italia riprende a finanziare l’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i palestinesi a Gaza, ma su progetti specifici. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha detto all’Assemblea Generale che a Gaza serve il cessate il fuoco, niente attacco a Rafah e la ripresa dei fondi all’Unrwa che Roma aveva sospeso a gennaio.
Credits Foto: Agenzia Fotogramma
Scritto da: Giornale Radio
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