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today11 Luglio 2025
A Roma la Conferenza Urc2025 rilancia il sostegno internazionale a Kiev con oltre 500 aziende coinvolte e 200 accordi firmati.
In corso a Roma la due giorni della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina (Urc2025). Si tratta dell’appuntamento annuale per confermare la solidarietà a Kiev, l’impegno dei donatori e l’appoggio dell’Europa in un momento in cui appare elevato il rischio di un disimpegno americano. Al progetto di ricostruzione partecipano oltre 500 aziende. Il presidente ucraino Zelensky parla di circa 200 accordi per un valore di più di 10 miliardi di euro. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lancia l’idea del Fondo europeo per la ricostruzione dell’Ucraina.
“Sarà il più grande fondo azionario a livello mondiale a sostegno della ricostruzione. Darà impulso agli investimenti in energia, trasporti, materie prime essenziali e industrie a duplice uso. Stiamo investendo nel futuro dell’Ucraina, sfruttando il denaro pubblico per attrarre investimenti privati su larga scala e contribuire alla ricostruzione del Paese. Sarà costruito insieme a Italia, Germania, Francia, Polonia e alla Banca europea per gli investimenti”, sostiene Ursula von der Leyen.
“Investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è un azzardo, è invece un investimento in una nazione che ha dimostrato più resilienza di qualsiasi altra, ma è anche un investimento sulla pace, sulla crescita economica dell’Europa intera, sulla sicurezza dei nostri cittadini”, afferma Giorgia Meloni ricordando che l’Italia si occuperà in particolare della città di Odessa..
Francia e Regno Unito sono pronte a coordinare la loro deterrenza nucleare e a proteggere l’Europa da qualsiasi minaccia estrema. Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer firmano una dichiarazione congiunta, e sollecitano i partner della cosiddetta coalizione dei volenterosi a intensificare “le pressioni” sul presidente Vladimir Putin per spingere la Russia a negoziare la pace in Ucraina.
“Già il nome scelto per questa iniziativa ben rispecchia la logica cinica e menzognera che viene portata avanti dagli attuali leader dei Paesi occidentali, Italia compresa”, scrive in una nota l’ambasciata della Federazione Russa in Italia. Intanto il Cremlino respinge l’idea che i negoziati fra Russia e Ucraina su una tregua siano a un punto morto. “Non possiamo dire una cosa del genere. Non lo penso”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov. Mosca, ha aggiunto, “è in attesa di segnali da Kiev”.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha incontrato a Kuala Lumpur il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. “Abbiamo bisogno di una roadmap su come poter mettere fine alla guerra in Ucraina”, ha detto Rubio, assicurando che gli Stati Uniti si impegnano con tutte le parti in causa per quanto riguarda l’Ucraina e la Russia.
Il neo‑Fondo europeo, annunciato con un capitale iniziale di €220 milioni e progettato per mobilitare fino a €500 milioni entro il 2026, sarà amministrato dalla Banca Europea per gli Investimenti su mandato della Commissione, tramite un comitato di investimento composto da rappresentanti della Commissione stessa, della BEI e dei governi di Italia, Germania, Francia e Polonia. Gli investimenti seguiranno criteri di due diligence che includono valutazioni ESG e controlli anti‑corruzione, con priorità a progetti nei settori dell’energia, dei trasporti e delle materie prime strategiche.
La governance sarà inoltre supportata da una Piattaforma di Coordinamento della Ricostruzione, co‑presieduta da Kiev e dalla Commissione, che riunisce periodicamente Stati membri UE, donatori bilaterali e istituzioni finanziarie internazionali per armonizzare strategie, allocare risorse in modo sinergico e monitorare l’avanzamento complessivo degli interventi. Per garantire massima trasparenza e responsabilità, l’Ucraina ha lanciato il sistema DREAM (Digital Reconstruction Ecosystem for Accountable Management), una piattaforma digitale che aggrega in tempo reale dati su danni, progetti, budget e stato di avanzamento, permettendo a cittadini, istituzioni e investitori di seguire passo dopo passo l’impiego dei fondi e prevenire eventuali irregolarità.
Scritto da: DANIELE BIACCHESSI
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