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Terremoto in Afghanistan, centinaia di morti, migliaia di feriti

today2 Settembre 2025

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Sisma di magnitudo 6.0 devasta l’Afghanistan orientale: villaggi distrutti, centinaia di vittime e appello urgente agli aiuti internazionali.

Quello che ha messo in ginocchio l’Afghanistan è un terremoto devastante di ampie proporzioni che ha colpito la regione di Nangarhar, nell’est del paese. Il bilancio parla di centinaia di morti, migliaia di feriti e dispersi. Il sisma di magnitudo 6.0 ha colpito domenica sera le città della provincia di Kunar, vicino a Jalalabad, distruggendo numerosi villaggi. Le riprese di Nangarhar mostrano persone che scavano tra le macerie con le mani, alla ricerca dei propri cari nel cuore della notte.

I feriti sono stati tirati fuori dagli edifici crollati in barella e trasportati a bordo di elicotteri. Il sisma si è verificato alle 23:47 (ora locale) e aveva una profondità di 8 chilometri. L’epicentro è stato localizzato – secondo l’Us Geological Survey – a 27 chilometri a est-nordest di Jalalabad. Un’altra scossa di magnitudo 4.5 si è verificata circa 20 minuti dopo nella stessa regione.

I talebani chiedono soccorso internazionale

I talebani esortano le organizzazioni umanitarie a contribuire alle operazioni di soccorso nelle remote aree montuose. Il capo della polizia della provincia di Kunar ha riferito alla Bbc che le strade per raggiungere la zona sono bloccate a causa delle frane causate dalle inondazioni e dalle scosse di assestamento del terremoto.

I funzionari del regime di Kabul affermano di avere risorse limitate e stanno chiedendo aiuto alle organizzazioni internazionali per fornire elicotteri per raggiungere le zone colpite. Le squadre di soccorso stanno facendo fatica a raggiungere i feriti, poiché un numero significativo di persone è in attesa di essere trasportato in elicottero dato che le frane hanno interrotto la percorrenza della maggior parte delle strade.

Onu e Ue mobilitano la protezione civile

“Il team delle Nazioni Unite in Afghanistan è mobilitato e non risparmia sforzi per assistere le persone in difficoltà nelle zone colpite dal terremoto”, ha dichiarato il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres. “La squadra per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (Echo) è sul campo e i nostri partner sono pronti a fornire assistenza immediata“, sostiene la commissaria europea per la gestione delle emergenze, Hadja Lahbib.

Gli elicotteri: “aristocratici del salvataggio” in Afghanistan

In contesti montuosi e rurali come la provincia di Kunar (e analogamente in precedenti terremoti in aree come Paktika), le strade franano, ponti collassano e infrastrutture diventano impraticabili in pochi minuti. Gli elicotteri assumono qui un ruolo di fondamentale importanza, facendo da ponte tra l’insicurezza dei villaggi remoti e l’assistenza essenziale: trasportano feriti, personale medico, medicinali e viveri, rendendo possibile il primo contatto con i soccorsi.

Una risorsa limitata, eppure indispensabile

L’uso dell’aria è così fondamentale che in ogni emergenza diviene una risorsa preziosa e fragile. Nel caso del sisma del 2025, sono state effettuate oltre 40 rotazioni di elicotteri, evacuando circa 420 tra feriti e vittime verso ospedali regionali. Eppure, già in passato, la mancanza di fondi – in parte legata al drastico calo degli aiuti internazionali – ha ostacolato seriamente la disponibilità operativa di questi velivoli, mettendo a rischio l’efficacia delle operazioni di risposta.

Le immagini che raccontano l’epicità dei soccorsi

In molte tragedie, dalla devastazione del 2025 ai sismi del 2022 e del 1998, sono emerse immagini potenti: infermi trasportati in barella verso elicotteri, villaggi distrutti, e aviatori che, con audacia, atterrano su terreni accidentati per salvare vite. Una scena ricorrente – quella delle persone che scavano tra le macerie e poi vengono caricate direttamente su elicotteri – testimonia la precarietà delle infrastrutture terrestri e l’importanza degli aiuti aerei.

Esperienze passate e presenza internazionale

Il ricorso a elicotteri come strumento fondamentale di soccorso non è una novità di oggi: un esempio storico significativo è il terremoto del 1998. Allora, molti villaggi rimanevano sepolti da frane e difficilmente raggiungibili. Policoro ai piloti dei primi elicotteri (anche provenienti dall’area ex-sovietica in Afghanistan) che conoscevano bene quei percorsi hanno permesso missioni di salvataggio importanti nonostante mappe imprecise, clima avverso e contesti politici instabili.

Scritto da: DANIELE BIACCHESSI


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