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Oggi, 8 marzo, Walter Chiari, se fosse ancora vivo, compirebbe cento anni e noi stentiamo veramente ad immaginare come quel suo inesauribile giovanilismo avrebbe potuto adeguarsi ad una dimensione di senilità.
Era, infatti, nato a Verona (da genitori pugliesi) proprio in questo giorno del 1924, ma la sua famiglia si era poi trasferita a Milano quando lui aveva solo 9 anni. Ragazzo un po’ irrequieto, studia e fa, al tempo stesso, mille lavoretti, ma poi, presa la maturità scientifica, nel 1943 rinuncia all’università per arruolarsi nella X Mas della repubblica di Salò: esperienza che lo porterà fino a combattere in Normandia con l’esercito tedesco, prima di essere catturato dagli Alleati, che lo interneranno in un campo di concentramento per prigionieri a Scandicci. Esperienza che, forse, intimamente non rinnegherà mai. Finita la guerra, Walter torna ad essere un uomo libero ed è in quel momento che decide di intraprendere, professionalmente, la carriera dell’attore brillante. Farà 112 film, lavorando anche con Visconti e con Blasetti, ma è soprattutto in teatro che, negli Anni del Boom, si afferma come un assoluto mattatore della rivista e della commedia musicale, ottenendo successi straordinari con “Buona notte Bettina”, “Il gufo e la gattina” e “ Un mandarino per Teo”. Da lì sarà inevitabile e spontaneo anche il salto in quella nuova scatola magica che sta facendo impazzire gli Italiani e che ne consacrerà il ruolo di massimo intrattenitore televisivo di sempre. Infatti, dal 1958 in poi – quando cioè fa le sue prime apparizioni sullo schermo affiancato dalla sua storica “spalla” Carlo Campanini – per oltre dieci anni la popolarità di Walter Chiari conosce un trend di crescita continua ed inarrestabile. Il pubblico che segue tutti i grandi show del sabato sera – da “Canzonissima” a “Studio Uno” – resta in trepidante attesa del momento clou della serata: quello cioè, in cui l’inimitabile affabulatore presenterà il suo ipnotizzante monologo. Chiari appare sul palcoscenico quasi impreparato, come se fosse arrivato all’ultimo minuto e si trovasse, pertanto , costretto ad improvvisare: e, forse, qualche volta le cose stanno proprio così…ma poi lui riesce sempre ad soddisfare anche lo spettatore più esigente, grazie a quella sua innata capacità di chiacchierare per ore e ore con qualsiasi tipo di pubblico. Anzi, ci sentiamo di dire che è proprio la chiacchierata veloce e divagante a caratterizzare il suo stile recitativo. Walter sembra un “moto perpetuo”, incapace di fermarsi anche solo per una attimo e la sua fama varca anche i confini nazionali, portandolo sino in America, dove, tra l’altro, si farà conoscere anche per via di una burrascosa relazione avuta con la divissima Ava Gardner, che il nostro eroe riuscirà a “soffiare” addirittura a Frank Sinatra…
Non a caso, parlavamo prima di un decennio di successi incredibili…perchè, nel 1970, proprio in quello studio in cui sta preparando l’ennesima puntata di Canzonissima, Walter Chiari viene clamorosamente arrestato dalla Polizia per detenzione e traffico di droga. Resterà in carcere oltre tre mesi prima di essere scagionato dall’accusa di spaccio e condannato (con la condizionale) per uso personale di stupefacenti. In seguito riconoscerà di aver fatto, talvolta, uso di cocaina, senza però mai diventarne spacciatore. Comincia qui la fase discendente della sua carriera, con la RAI che si scorda di lui, probabilmente condizionata dagli umori di un’opinione pubblica non ancora pronta per perdonargli una vita, per quei tempi, un po’ troppo sopra le righe. Quando poi, verso la metà degli Anni 80, il cinema ed il teatro tornano a rammentarsi di un certo Walter Chiari e sembra, quindi, che il tempo si riveli galantuomo nei suoi confronti, ecco che scoppia, invece, come una bomba il “caso Tortora”, con la testimonianza di “pentito” che, per condire meglio le sue false affermazioni sul traffico di droga, al nome del presentatore di Portobello, pensa bene di aggiungere anche quello del solito e già collaudato Walter che, questa volta però, verrà completamente scagionato in istruttoria. Per Chiari è, comunque, uno shock dal quale non si riprenderà mai più. Lo troveranno senza vita, la mattina del 20 dicembre 1991, in un residence milanese, in totale solitudine.
Se avete i capelli abbastanza grigi per ricordarvi di Walter Chiari, vedete in lui il più brillante protagonista della TV italiana di sempre?
Credits Foto: RaiPlay
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08 Marzo 2024
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Scritto da: Giornale Radio
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