Caso Neanderthal: Meloni dica qualcosa

Tra le notizie che hanno imperversato sui social e sulle prime pagine di tanti giornali in questo week end, una in particolare si è distinta per il suo contenuto di anacronistica e perfida arroganza. Un esponente di Fratelli d’Italia – e non stiamo parlando di uno qualsiasi, ma di un signore che è addirittura consulente del ministero della Cultura – ha, infatti, pensato bene di pubblicare un post, nel quale si evidenzia una certa somiglianza tra il volto ricostruito al computer di una donna di Neanderthal vissuta 75mila anni fa e quello della segretaria del PD, Elly Schlein. Luigi Rispoli (questo è il nome dell’autore dell’indelicato paragone ), vista l’indignata accoglienza riservata da più parti nei confronti della sua “bravata”, si è subito affrettato a cancellarla dal suo account, precisando che quel post intendeva solamente essere “simpatico”…Figuriamoci se avesse, invece, voluto risultare offensivo…

Francamente non ci saremmo mai più aspettati che da una Destra che, comunque, ha pur sempre portato, per la prima volta, una donna a Palazzo Chigi, potessero ancora arrivare delle rozzezze maschiliste di questo stampo. Pensavamo che fosse ormai passata un po’ di acqua sotto i ponti dai giorni in cui Calderoli definiva la parlamentare Cecil Kyenge “un orango” o da quelli in cui Berlusconi, rivolgendosi a Rosi Bindi, si permetteva di dirle “lei è più bella, che intelligente”… Evidentemente, ci eravamo illusi, perché il “caso Rispoli” è rivelatore del fatto che è, invece, ancora piuttosto diffusa – anche a certi livelli culturali – una concezione del conflitto politico che non si limita al confronto (anche duro) delle idee, ma procede, invece, senza esclusione di colpi. Anche quelli più bassi, come quello di umiliare una giovane donna, accostando la sua immagine a quella di una nostra scimmiesca progenitrice di migliaia di anni fa. Che cosa ne pensa Giorgia Meloni? Saprà cogliere l’occasione per fare un po’ di chiarezza all’interno del suo Partito, cominciando magari a revocare certe consulenze ministeriali così palesemente inadeguate?

Vorrà ribadire, una volta per tutte, che una campagna elettorale è un qualcosa di profondamente diverso da un concorso per Miss Italia?

Ed in questo senso, un bel segnale la nostra premier lo lancerebbe se esprimesse direttamente il proprio imbarazzo ad Elly Schlein per quanto è avvenuto, sia a nome del Governo, che della forza politica di cui è segretaria nazionale. Tra l’altro, se lo facesse, segnerebbe ulteriormente le distanze da un passato dal quale non sempre ha dato la sensazione di riuscire a staccarsi definitivamente. Lo pensate anche voi?

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