La misteriosa rincorsa ai “dischi volanti”

Il Pentagono ha appena pubblicato un rapporto, commissionatogli dal Congresso, che nega sia l’esistenza di prove riguardanti attività extraterrestri sul nostro Pianeta, che i presunti tentativi del Governo USA di occultare informazioni sugli UFO. A questa conclusione è pervenuta, infatti, una commissione che afferma di avere attentamente analizzato tutti i programmi governativi classificati dal 1945 in poi, giungendo, così, a ridimensionare drasticamente l’attendibilità di tante ipotesi che, soprattutto a partire dal Dopo Guerra, sono state avanzate sugli oggetti volanti non identificati. In sostanza,nonostante l’elevata percentuale di Americani che, riguardo ai famosi “dischi volanti”, credono che le autorità del loro Paese abbiano deliberatamente tenuto nascosta l’esistenza di informazioni relative a forme di vita extraterrestre, lo studio del Pentagono ha ufficializzato che non esistono, in merito, prove credibili. Il rapporto, che affronta il fenomeno degli UFO ( che oggi si definiscono UAP, “Unidentified Aerial Phenomena”), cerca di fornire alcune spiegazioni circa le cause che hanno portato oltre il 40% dei cittadini statunitensi a supporre che esseri intelligenti, provenienti da un’altra galassia, abbiano visitato la Terra. Ebbene, secondo il corposo documento presentato al Congresso, la maggior parte degli avvistamenti di UAP altro non sono che il risultato di un’errata identificazione di oggetti e fenomeni ordinari. In particolare, il portavoce del Dipartimento della difesa, ha sottolineato come non esistano prove certificabili che il Governo degli Stati Uniti o altre società private abbiano avuto accesso o abbiano, comunque, effettuato operazioni di decostruzione e misurazione sul eventuali tecnologie extraterrestri.

Tuttavia, l’ex dirigente del programma Advanced Aerospace dello stesso Pentagono, Luis Elizondo, ha contestato il rapporto in questione, criticandolo, in particolare, per il suo atteggiamento di totale chiusura nei confronti di qualsiasi evidenza di tecnologie extraterrestri. Infatti, sempre stando a quanto affermato dall’ex alto ufficiale dell’Aeronautica, Washington sarebbe in possesso di una ricchissima quantità di rapporti “top secret”, che rivelano le interferenze di oggetti misteriosi nelle attività militari dei velivoli statunitensi. Pertanto, conclude Elizondo, il cercare di nascondere la verità, oltre ad essere estremamente falso, sarebbe anche lesivo degli “interessi del popolo americano”.

Praticamente, siamo rimasti al punto di partenza e, pertanto, il dubbio sulla reale esistenza di quegli esseri che una volta chiamavamo “marziani” e che oggi le nostre conoscenze astronomiche ci costringono a cercare, invece, sempre più lontano dalla Terra, è destinato a rimanere invariato. Noi però, francamente, ci siamo sempre chiesti per quale ragione queste astronavi – provenienti da chissà dove –  si limitassero a sorvolarci e ad osservarci, senza mai cercare di stabilire alcun contatto…Non sembra strano anche a voi?

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