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L'opinione

Non è vero, ma ci credo

today17 Maggio 2024 1086

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A cura di Ferruccio Bovio

Oggi è venerdì 17 e per molti Italiani – si, perché in quasi tutti gli altri Paesi europei è il 13 il numero sfortunato – è davvero un giorno in cui la saggezza impone di non prendere iniziative di alcun genere. Meglio, pertanto, uscire il meno possibile di casa e se proprio lo si deve fare, allora sarà opportuno munirsi di qualche amuleto oppure seguire rigorosamente tutti i passaggi di un ben definito comportamento scaramantico.

Difficile individuare le ragioni che, nel corso dei secoli, hanno alimentato il consolidarsi di questa irrazionale credenza. Forse perché, da un lato, la Bibbia fa segnare l’inizio del diluvio universale in un giorno 17 e, dall’altro, i Vangeli legano ad una giornata di venerdì la passione e la morte di Gesù Cristo: tuttavia, sono soltanto supposizioni che ci lasciano nel vago.

Quello che è certo è che ben pochi di noi riescono a sottrarsi del tutto alla tendenza che porta, spesso e volentieri, ad assumere atteggiamenti di tipo superstizioso. Ma perchè lo facciamo? La scienza ci spiega che i suddetti atteggiamenti fanno parte di un bagaglio che l’umanità, probabilmente, si porta dietro da sempre e che consiste, sostanzialmente, nell’attribuire un rapporto causa-effetto tra fenomeni che paiono magici (o, comunque, incontrollabili) e gli eventi che, concretamente, capitano nelle nostre vite. In altre parole, scaramanzia e superstizione entrano in azione nel nostro cervello quando temiamo di essere di fronte a scelte comportamentali che potrebbero rivelarsi pericolose e, quindi, foriere di scenari (per noi) estremamente negativi. Pertanto, le superstizioni ci aiutano dandoci l’illusione di poter tenere a bada leggi oscure e minacciose, dinanzi alle quali il pensiero e l’agire razionali potrebbero ben poco. Se, ad esempio, riflettendo su un incidente d’auto che abbiamo avuto e su una delusione affettiva che abbiamo provato, noteremo che, in entrambe le situazioni, indossavamo una certa camicia, è abbastanza probabile che la sua destinazione finale divenga il fondo di un cassetto, oppure addirittura il contenitore della spazzatura… Per contro, se abbiamo l’impressione che un certo abbigliamento o un certo rituale ci abbia  già portato bene in passato, tenderemo a farvi nuovamente ricorso ogni volta che avremo bisogno di un po’ di fortuna…E questo ve lo possiamo confermare direttamente, visto che abbiamo fatto tutti i nostri esami universitari senza mai fare a meno di una determinata cravatta…

Voi che rapporti avete con i venerdì 17, i gatti neri che attraversano la strada, gli specchi rotti o il sale rovesciato sulla tavola? Riuscite ad affrontarli nella più assoluta indifferenza e magari anche a riderci sopra?

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Credits Foto: TV6onair

17 Maggio 2024

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Scritto da: Giornale Radio

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