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L'opinione

Omeopatia pediatrica?

today13 Dicembre 2024

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A cura di Ferruccio Bovio

Ha indispettito non pochi medici – tra i quali anche il notissimo virologo, Roberto Burioni – l’iniziativa presa dalla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), relativamente alla promozione di un webinar sul tema della “Integrazione dell’omeopatia nello studio della pediatria”. Un corso online che, nelle intenzioni dei suoi organizzatori, “mira a fornire ai professionisti sanitari una panoramica sull’uso dell’omeopatia in ambito pediatrico”, analizzandone anche i suoi possibili contributi. Particolarmente stizzita è stata, appunto, la reazione del professor Burioni, il quale, su Facebook, ha espresso tutto il suo disappunto nel constatare come una organizzazione di medici – quale è la FIMP – si presti a promuove, senza vergognarsi, una pratica pseudo scientifica e completamente priva di ogni dimostrata efficacia.

Pertanto, giunti a questo punto – sempre secondo Burioni – “una simile associazione dovrebbe essere abbandonata istantaneamente da tutti i pediatri seri”. E in effetti, almeno a giudicare dai numerosi commenti destinati al post pubblicato dall’illustre cattedratico del San Raffaele di Milano, i camici bianchi che la pensano come lui sono largamente maggioritari, al punto che molti di essi hanno protestato con la FIMP, accusandola di assumere delle posizioni che sono lesive della loro professionalità. Non è certo nelle nostre intenzioni quella di dilungarci adesso – anche perché non saremmo certo in grado di farlo con cognizione di causa – sui fondamenti dell’omeopatia. Fondamenti che tuttavia – sia pure, come appena detto, da perfetti profani – a noi sono sempre sembrati più ideologici che scientifici.

Ed a questo proposito, ci sentiamo pure di aggiungere che il fatto che la FIMP, attraverso questo seminario online, abbia, in qualche modo, finito per legittimare la credibilità dell’omeopatia ci ha sorpresi non poco. Comunque, fermo restando che – a meno che non si tratti di scelte terapeutiche che vadano a compromettere la salute degli altri – ognuno deve essere senz’altro libero di curarsi come meglio gli garba, pensiamo anche che però, quando si parla di questioni così delicate come quelle che riguardano le cosiddette “medicine alternative”, sarebbe forse il caso di tenere fuori genitori e pediatri dal discorso, aspettando che, nel frattempo, il bambino diventi un “ometto” di 18 anni e venga, quindi, lui personalmente a trovarsi un pochino di più nella condizione di saper decidere, in maniera autonoma, per se stesso…Siete d’accordo anche voi, amici ascoltatori?

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

13 Dicembre 2024

Scritto da: Giornale Radio


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