Violenza di genere e situazioni allucinanti

A cura di Ferruccio Bovio

Questa mattina, svolgendo la consueta rassegna stampa, la nostra attenzione si è fermata su una notizia che non proviene dal Paleolitico e neppure da un pianeta lontano e abitato soltanto da creature prive di ogni capacità morale, ma ci giunge, invece, da un’isola di cui ignoravamo l’esistenza e che si trova nell’europeissimo Mare del Nord: e, più precisamente, nella parte che appartiene alla Germania.
In questi giorni, in Italia – anche per via di alcune tristissime vicende criminali che hanno focalizzato l’interesse di tutti i media – si fa un gran parlare di patriarcato o di violenza di genere, analizzandone le radici e i possibili anticorpi utili per ridurne la portata nelle nostre società. Ma, sempre a questo proposito, state a sentire che cosa avviene ancora – in pieno 2024 – nell’isola germanica di Borkum, nella quale, ogni 5 dicembre, si ripete, immancabilmente, l’antica ricorrenza che consente agli uomini di percuotere – usando corna di toro riempite di sabbia – qualsiasi donna che abbia avuto la sfortuna di nascere proprio in un luogo in cui, evidentemente, il tempo si è fermato all’epoca dei sacrifici umani e dei riti di sangue.

Questa tradizione di inconcepibile inciviltà si chiama “Klaasohm” ed è stata portata ai disonori del mondo da un servizio della televisione tedesca ARD, la quale ha dato voce ai racconti di alcune delle malcapitate vittime del brutale fenomeno, prima sequestrate e poi picchiate da uomini ubriachi e travestiti da bestie. Sembra che l’origine di questa barbara consuetudine vada ricercata nei secoli andati, quando gli uomini di Borkum, per lunghi periodi, si assentavano in mare per dedicarsi alla caccia alle balene. Tornato l’inverno, facevano poi il loro rientro nell’isola che, ovviamente, per mesi era stata amministrata dalle donne: di conseguenza, tanto per rimettere le cose in chiaro, ogni volta si riteneva opportuno picchiarle proprio per affermare il ripristino del potere maschile. E adesso che, finalmente, certe scandalose verità sono venute a galla, avrà termine davvero l’atavico supplizio imposto alle abitanti di Borkum? Meglio non scommetterci sopra, viste le difficoltà che i giornalisti hanno incontrato nel tentativo di stabilire un rapporto diretto con le autorità locali, le quali – probabilmente infastidite – si sono limitate ad emanare una nota stringata in cui hanno spiegato che si tratta di “una festa per isolani, difficilmente comprensibile agli esterni”. Ma a sorprenderci ancora di più è stata la reazione di circa duecento isolane che sono scese in piazza, manifestando al grido dello slogan “non rovinateci la festa”…

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6 Dicembre 2024