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L'opinione

Depardieu nella Roma di Fellini

today23 Maggio 2024 1063

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A cura di Ferruccio Bovio

Lui si chiama Rino Barillari ed è un quasi ottantenne che non ha alcuna intenzione di abdicare a quel trono di “re dei paparazzi” che si è guadagnato passando la vita a scattare foto a personaggi famosi ed a prendere spesso, dagli stessi, furiose legnate che gli sono costate ben 170 ricoveri al pronto soccorso, dai tempi della Dolce Vita ad oggi. Aveva solo 14 anni quando Peter O’Toole gli spaccò un orecchio: poi arrivarono anche le percosse dalla scorta privata di Frank Sinatra e quelle più recenti riservategli da un uomo notoriamente collerico come Mickey Rourke.

L’altro ieri, un amico gli telefona per segnalargli che, seduto in compagnia di una bellissima e sconosciuta signora, al mitico Harry’s Bar di via Veneto, c’è Gerard Depardieu, il grande attore francese che non ha mai fatto mistero di amare il nostro Paese, al punto di sentirsi anche un po’ italiano: e, per la precisione, romagnolo.

Tuttavia, gli ultimi  spezzoni di un film molto movimentato che il nostro amato Gerard interpreta fin da quando è nato, gli hanno riservato non pochi problemi di immagine, viste le accuse di molestie sessuali (se non addirittura di stupri) che gli sono piovute addosso con imbarazzante frequenza. Il mese scorso, persino il presidente Macron – che pure, in un recente passato, si era detto “un grande ammiratore di Depardieu” ed aveva elogiato la sua arte che “ha fatto conoscere la Francia in tutto il mondo”, rendendola “orgogliosa”- ha dovuto prendere le distanze da lui, precisando, in un’intervista al settimanale “Elle”, di non avere “mai difeso un aggressore dinanzi alle sue vittime”.

Era, quindi, un Depardieu presumibilmente molto nervoso – visti i guai giudiziari che sta affrontando – quello che, vedendo la macchina fotografica di Barillari puntare l’obiettivo proprio su di lui, si è allontanato furiosamente dal tavolino sul quale stava gustandosi una “carbonara”, per avventarsi sul paparazzo, colpendolo con tre pugni che hanno lasciato un segno ben marcato sul volto del malcapitato foto reporter romano. Scene di felliniana memoria, che sembrano riproporci le storie e la vita notturna del Mastroianni giornalista di gossip  e della biondissima Anita Ekberg che si bagna nella Fontana di Trevi chiamandolo “Marcello, come here. Hurry up!”

Certo che, caro Gerard, quella di sederti ad un tavolo di via Veneto con una misteriosa accompagnatrice, senza attirare l’attenzione di curiosi e paparazzi vari, è stata proprio una bella pretesa da parte tua…Ancora una volta, hai permesso che l’antico teppista semi analfabeta prendesse il sopravvento sul raffinato interprete di Moliere, di Rostand, di Truffaut o di Bertolucci. Un vero peccato.

Secondo voi, il raptus di violenza di via Veneto è, essenzialmente, il gesto esasperato di un uomo che non riuscirà mai più a risalire la china del successo?

Credits Foto: Georges Biard CC BY-SA 3.0 DEED

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23 Maggio 2024

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Scritto da: Giornale Radio

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