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Elly Schlein: basta armi ad Israele

today20 Gennaio 2024 493 11

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(Tempo di lettura: 1 – 2 minuti)

L’Apertura di Ferruccio Bovio

E’ una Elly Schlein decisamente battagliera quella che interviene al seminario di Gubbio, dove il Gruppo della Camera del PD si è riunito per fare il punto su quali debbano essere i temi e le priorità per il Partito nei prossimi mesi.

La segretaria, ha inizialmente ironizzato, dichiarandosi certa che nessuno dei parlamentari presenti in sala avesse in tasca una pistola, oppure che fosse intenzionato a portarsi via un quadro  o a far fermare il treno sulla via del ritorno…Dopo di che ha subito attaccato la maggioranza di governo, soffermandosi su diversi aspetti: dal modo di intendere la libertà di espressione e di informazione ai pericoli per la stabilità sociale di cui – a suo giudizio – è portatrice la riforma Calderoli sulle autonomie. Riforma che ha definito un vero e proprio “tentativo di secessione”. Il PD deve, quindi, impegnarsi “da nord a sud”, per contrastare un’iniziativa che spacca un Paese che è già fin troppo diviso. Secondo Elly Schlein, l’autonomia di Calderoli, oltre ad essere senza risorse, crea anche cittadini di serie A e di serie B. Inoltre, è strettamente legata a quel premierato che “stravolge la forma di Repubblica parlamentare”, indebolendo il Parlamento e i poteri del Presidente della Repubblica. Stiamo, quindi, assistendo ad “un baratto indecente fra Lega e FdI”.

Nel riferirsi poi al caso delle inchieste – portate avanti dalla trasmissione di RAI 3 “Report”- su alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, Schlein ha chiamato in causa direttamente la premier Giorgia Meloni, accusandola di aver superato, con i suoi tentativi di ostacolare il diritto di inchiesta, persino il famoso “editto bulgaro” di berlusconiana memoria. Tentativi che Schlein, esprimendo tutta la sua solidarietà a Report, giudica “indegni di una democrazia”.

Poi, a sorpresa, è arrivata anche un’affermazione sul tema delle armi, destinata a non cadere certamente nel vuoto. La segretaria del Partito Democratico si è, infatti, chiesta se non sia il caso di sospendere l’invio e l’esportazione di materiale bellico in zone di guerra, come il Medio Oriente ed in particolare verso Israele, perché – a suo dire – non possiamo rischiare che quelle stesse armi vengano poi utilizzate per porre in essere atti configurabili come “crimini di guerra”.

Non c’è che dire: con queste parole la Schlein tenta – forse rincorrendo i 5 Stelle –  di imprime una svolta davvero profonda alla politica estera del suo Partito.

Credits: Agenzia Fotogramma

20 Gennaio 2024

 

Scritto da: Giornale Radio

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