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Sgarbi annuncia le sue dimissioni da sottosegretario e accusa il ministro Sangiuliano

today2 Febbraio 2024 504 10

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A cura di Daniele Biacchessi

Con poche battute e molta rabbia, Vittorio Sgarbi annuncia le sue dimissioni. “Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore alla Meloni“, afferma Vittorio Sgarbi mentre sta presenziando ad un evento, “La ripartenza” a Milano. “Mi dimetto e lo faccio per voi. Adesso sono solo Sgarbi, non sono più sottosegretario. L’Antitrust ha mandato una molto complessa e confusa lettera dicendo che aveva accolto due lettere anonime, che ha inviato all’Antitrust il ministro della Cultura Sangiuliano, in cui c’era scritto che io non posso fare una conferenza da Porro“, continua Sgarbi. Sullo sfondo ci sono le vicende legate ai compensi e la vicenda giudiziaria, con l’inchiesta della procura di Macerata, che riguarda il quadro di Rutilio Manetti rubato nel 2013 e le successive minacce rivolte da Vittorio Sgarbi al giornalista Manuele Bonaccorsi di Report . “Ovviamente, io sono noto per le mie imprecazioni e per le ‘capre’, non ho nessuna volontà di crudeltà e di morte per nessuno. Mi scuso con i giornalisti che si sentono in pericolo di morte, perché ho detto: ‘Vorrei che tu morissi’. Mi scuso, per chi l’ha interpretato in una trasmissione che è stata particolarmente cruda, ma che era sostanzialmente una trasmissione con un’intervista non autorizzata, non voluta“, spiega Sgarbi. L’attacco di Sgarbi a Sangiuliano è durissimo: “Il ministro Gennaro Sangiuliano non l’ho sentito, non ci parliamo dal 23 ottobre quando mi ha dato la delega per andare a occuparmi della Garisenda. Non potevo sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all’Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime“, sostiene Sgarbi.  Il 15 febbraio l’Antitrust si dovrà pronunciare sul caso Sgarbi. “Farò certamente ricorso al Tar perché si dica comunque che io non avevo un’altra professione, ne avevo solo una: essere Sgarbi, essere uno storico dell’arte ed è per questo che sono diventato sottosegretario alla Cultura, non per tacere o per non parlare d’arte o per non presentare libri o mostre“, conclude Sgarbi.

Credits: Agenzia Fotogramma
2-3 Febbraio 2024

Scritto da: Giornale Radio

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