Secondo i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, in questo primo trimestre dell’anno sono 8,3 milioni gli Italiani che hanno scelto come destinazione per la propria vacanza la montagna. Per il 62% del campione saranno vacanze brevi (con 2 pernottamenti al massimo), mentre il 29% farà da 3 a 5 pernottamenti. Si allontana, pertanto, il tradizionale mito della “settimana” bianca, visto che solo il 9% dei nostri connazionali programma una permanenza in montagna di 7 giorni o più. Con una spesa media “pro capite” calcolata in 350 euro, la scelta della soluzione per il pernottamento vede al primo posto le strutture turistico ricettive più classiche, come alberghi e resort, meglio se con attrezzate aree benessere: a prediligerli è, infatti, quasi la metà degli intervistati. Soluzioni ricettive tipiche del contesto montano come baite, chalet e rifugi conquistano, comunque, un significativo 14%.
Le Alpi italiane restano la meta preferita.
Fra tutti gli appassionati di montagna, però, solo 1 su 3 ha come interesse principale lo sport: se si esclude, infatti, un 40% che almeno menziona, tra i propri progetti, l’effettuazione di escursioni naturalistiche, il restante il popolo dei vacanzieri si dichiara più attratto da riposo e relax, degustazioni eno-gastronomiche, visita a mercatini tipici, spa e centri benessere. Una tendenza, questa, che ha profondamente modificato, negli anni, le caratteristiche dell’offerta di servizi turistici in montagna, contribuendo anche a rendere i flussi meno immediatamente dipendenti dalle condizioni dell’innevamento: un’incognita sempre più rilevante e difficile da controllare.
24 Febbraio 2024
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