Biden al G7 frena Netanyahu. La linea americana appoggiata da Meloni, Macron e Borrell. Guterres (Onu) condanna Iran e Israele

La premier Giorgia Meloni convoca una riunione del G7 di emergenza dopo la risposta militare iraniana all’attacco israeliano a Damasco. In particolare, Biden frena Netanyahu: “Difenderemo Israele ma non vogliamo l’escalation”.  L’ambasciatore americano all’Onu Robert Wood ha specificato che “gli Usa non vogliono una escalation ma il modo migliore per evitarla è condannare le azioni sconsiderate dell’Iran”.  La linea di Biden viene appoggiata da Meloni, Macron e Borrell: la paura è quella che il governo israeliano voglia innalzare il livello dello scontro, con conseguenze incontrollabili. Il gabinetto di guerra di Israele dà il via libera ad una azione contro l’Iran, ma a livello strategico, anche su pressioni di alcuni membri come Gantz, intende temporeggiare, riservandosi di decidere quale sarà la portata della reazione al raid di Teheran. “L’Iran non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto con gli Stati Uniti nella regione. Tuttavia, se gli Stati Uniti avessero avviato operazioni militari contro l’Iran, i suoi cittadini, o la sua sicurezza e i suoi interessi, l’Iran utilizzerà il suo diritto intrinseco a rispondere in modo proporzionato”, ha detto l’ambasciatore iraniano all’Onu Saed Iravani al Consiglio di Sicurezza. Per Guterres (Onu), “l’Iran è da condannare, ma Tel Aviv non doveva attaccare il loro consolato”.  Secondo Guterres, il Medio Oriente è sull’orlo del baratro. “La popolazione si trova ad affrontare il pericolo reale di un devastante conflitto su vasta scala. Ora è il momento di allentare la tensione, della massima moderazione e di fare un passo indietro dal baratro”, ha detto il segretario generale dell’Onu alla riunione del Consiglio di Sicurezza. La Cina richiama alla calma anche gli ayatollah.