Il premier slovacco Robert Fico è in gravi condizioni dopo essere stato ferito a colpi di arma da fuoco. L’aggressione è avvenuta nella città di Handlova, a circa 150 chilometri a Nord-Est di Bratislava. Lo sparatore è il pensionato di 71 anni, Juraj Cintula Bra, ex guardia giurata di professione e poeta per passione, un cittadino al di sopra di ogni sospetto: nessun precedente, nessuna segnalazione da parte dell’intelligence, nessun contatto segnalato con personaggi potenzialmente sospetti. L’uomo ha sparato da distanza ravvicinata: tre o quattro colpi sono andati a segno.
Le indagini
Gli inquirenti stanno approfondendo alcuni indizi, con la collaborazione dello stesso Cintula e grazie all’analisi del suo telefono e di un computer sequestrato nella sua abitazione. Cintula risulta attivo su alcuni canali social. Subito dopo l’attentato sono spuntate alcune sue vecchie frequentazioni. Nel 2016 ha partecipato ad alcune manifestazioni organizzate da un’organizzazione paramilitare slovacca, Slovenski branci, chiusa nel 2022, di estremisti filo-russi fortemente anti europeisti. Al contempo, Cintula è conosciuto come sostenitore del partito di opposizione Slovacchia progressista, e qualche anno fa aveva fondato un movimento pacifista con attività contro la violenza.
Le reazioni
Condanna per il tentato omidicio sono giunte dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, Ursula von der Leyen e dai principali leader internazionali: da Scholz a Sunak e Macron, da Orbán a Meloni che ha parlato di “un vile attentato”, da Tusk a Zelensky.
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